JOELL ORTIZ - THE BRICK: BODEGA CHRONICLES
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Moro
VOTO (da 1 a 5)
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3 + +
Proviamo solo ad immaginare quanta gente c'è a New York che vuole sfondare nel Rap game. Proviamo anche ad immagine la quantità di demo che arrivano sulle scrivanie dei dirigenti delle major. Quanti riusciranno a farsi notare? Pochi! Joell Ortiz è uno di questi. Portoricano di origine, trascorre una vita normalissima a Brooklin, ma con un chiodo in testa e un amore nel cuore: l'Hip-Hop. Dopo tanti sbattimenti, il suo demo viene notato da Dr. Dre, che gli offre la possibilità di pubblicare il suo disco d'esordio sotto la Kock Records, in pratica la stessa Aftermath. Parliamoci chiaro, "The Brick: Bodega Chronicles" non è certo un disco che diventerà un classico, ma sicuramente è un album fresco e godibile, pieno di tanto amore verso la cultura Hip-Hop e riconducibile a quel filone nostalgico di quando non ci si prendeva troppo sul serio e la vita era relativamente semplice, fatta anche di piccole/grandi cose di tutti i giorni. Il titolo spiega chiaramente questo concetto, le cronache della bodega, cioè le giornate che scorrono sullo sfondo del negozietto del quartiere. Proclami di amore verso la cultura in "Hip Hop", auto-sarcasmo in "Brooklyn Bullshit", dimostrazione di tecnica affilata ed esercitata in ben 500 barre, un'unica rappata tutta d'un fiato senza ritornelli divisa in quattro pezzi da 125. Altre canzoni interessanti sono certamente "Modern Day Slavery", assieme ad Immortal Technique, dove si parla del problema delle carceri in America, "Keep On Callin'" e "Bqe", anche grazie alle produzioni di P-Money e The Alchemist. Oltre a loro due, ci sono altri nomi famosi alle macchine come Showbiz o Moss, che comunque non sovrastano gli altri produttori praticamente alla loro prima esperienza: parlo di nomi come JPaz, Dj Emz, Hecks o Jonyfraze. Le atmosfere sono belle uniformi e l'ascolto scorre liscio e senza intoppi. Che altro dire: un esordio onesto e sincero di un ragazzo che sicuramente può ancora crescere molto e dimostrare tante cose, speriamo che non si perda per strada e che non si fossilizzi per sempre davanti alla vetrina della bodega sotto casa sua. |
TRACK LIST |
Joell Ortiz - The Brick: Bodega
Chronicles
(Kock Records 2007)
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BEATZ |
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