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Oyoshe - Stand up
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Reviewed by Gegè
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"Stand up": rimanere in piedi, raggiungere la stabilità dopo una lunga formazione e dopo tante esperienze in giro per il mondo. Questa la formula dell'ultimo progetto discografico di Vincenzo Musto, in arte Oyoshe, rapper e producer napoletano. Il suo, più che un disco, è un diario di bordo in rime e note degli ultimi due anni e mezzo appena trascorsi. "Stand up", dalle sonorità prevalentemente hardcore/underground, si lascia ascoltare tutto d'un fiato senza risultare monotono. Sicuramente le collaborazioni scelte sono più che azzeccate, quasi strategiche, e arricchiscono in maniera importante l'album. Dagli ottimi scratch di Dj Uncino in "Stay HH", al featuring con Dj Snifta e ShaOne, nome storico dell'Hip-Hop partenopeo, in "Mast 'e cerimonia", fino allo stile più stars and stripes: <<con l'arte 'e l'improvvisazion, se scriv' na storj>>. In tutte le diciotto tracce sempre tangibili sono infatti il parallelo con la cultura Hip-Hop statunitense e i messaggi propri della stessa: peace, love, unity and havin' fun, come cantava Afrika Baambataa. Ma la partecipazione di maggior rilievo è quella con l'mc spagnolo Enes dei Beerots Bangers nella traccia "Same love", in cui vengono ribadite tutte le analogie tra due città come Napoli e Barcellona, soprattutto sotto l'aspetto dello stile musicale puro che ha ammaliato entrambi. C'è da dire che Oyo è cresciuto con questo tipo di mentalità, con determinati valori, con le bombolette in mano frequentando il TCK Clan a Napoli e perciò non poteva non rimarcarlo costantemente nel suo esordio discografico da solista come mc. Nascono così brani come "Adrenalina", ancora con Dj Snifta, dedicato ai ragazzi <<ca s' pittano 'e treni>> e magari costretti a passare una o più notti in galera, mentre le istituzioni <<s' tirano 'a neve>>. E' pronto quindi a denunciare l'ipocrisia e la falsità del sistema senza remore - e ce ne rendiamo conto diverse volte. Ad esempio nel pezzo antisistema "La giustizia", con Dekasettimo, Kaledo, Raz, Ariki e Sho, ad affiancarlo gran parte del suo collettivo (Cianuro Prod) con riflessioni dure su temi quali giustizia, debito pubblico e legge, che è solo quella del sovrano. Sulla stessa lunghezza d'onda "Chell che fa sta buon n'omm", assieme a Op.Rot e Lucariello, due veri poeti del Rap campano: il testo è molto forte, si parla della quotidianità della gente comune, tra tarantelle e cartelle d'Equitalia. Tra tanti malapensieri, nella partita della vita <<vence sule chi ride>>, per me una delle tracce più belle con la titletrack, dedicata ai guerrieri, cioè coloro che ci credono tutti i giorni, sottolineando di nuovo come il Rap sia una valvola di sfogo, un'ancora di salvezza per emergere là dove è più difficile riuscirci. Tra parentesi, l'mc appare molto più forte e originale quando utilizza il suo dialetto, più scontato invece con l'italiano. Ma, nel complesso, siamo davanti a un bel prodotto; in alcuni casi il flow di Oyo ci lascia davvero di stucco ("L'anticiclone", "Dentro/fuori"), in altri un po' meno, in generale la sincerità e la spontaneità non mancano mai ("Tutta la vita", "Davanti a me") e l'mc, nei panni di attento osservatore, si fa spesso serio, così come di beat interessanti se ne sentono molti ("Brucia lento", "Tienm"). Insomma, possiamo dire che il beatmaker già affermato a livello internazionale, con "Stand up" ha saputo dimostrare a tutti anche le sue doti al microfono. |
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TRACK LIST |
Oyoshe - Stand up
(Autoproduzione 2014)
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| BEATZ |
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| SCRATCH |
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