Clear Soul Forces - Gold PP7s
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Reviewed by
Cazza
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5/4
Quando ti trovi per puro caso a registrare alcune canzoni nello stesso studio di registrazione utilizzato da Royce Da 5'9'' e lui, ascoltando casualmente alcune tue barre e la tua attitudine al mic, si innamora del tuo stile, introducendoti immediatamente nella scena di Detroit che conta, catapultandoti come gruppo spalla ai concerti di Just Blaze, The Alchemist, Tanya Morgan e Talib Kweli, significa che un pochino di talento devi pur averlo e la botta di fortuna non è tutto. Questa è un po' la storia del gruppo Clear Soul Forces, composto da E-Fav, L.A.Z., Noveliss e il rapper/producer Ilajide, che nel giro di quattro anni si ritrova a pubblicare un album niente poco di meno che con Fat Beats Records. Su "Gold PP7s" c'è veramente poco da dire, se non che si tratta di un album solido ed estremamente piacevole, che non s'inventa nulla di nuovo ma che tenta di mettere assieme suoni ed atmosfere ben ideati con la dose giusta di personalità, giusto per far capire al mondo che gravita attorno al Rap che dalla cantina del gruppo di Detroit fuoriescono solo prodotti di qualità e non panegirici triti e ritriti. Veniamo dunque a quello che secondo me è l'aspetto fondamentale dell'intero lavoro, ovvero la produzione musicale: la quasi totalità di "Gold PP7s" è prodotta da Ilajide, il quale cede la gestione delle macchine solo in tre episodi, affidandosi a Dibia$e, il semisconosciuto Illingsworth (che i più attenti ricorderanno nell'ultimo album di Sene) e il più noto Nameless (di cui abbiamo già parlato per la collaborazione con Nametag). Il comune denominatore del tappeto sonoro è dato senza dubbio dalle batterie ispirate dallo stile tipico di Detroit, ma qua e là strizzano l'occhio a sonorità forse più old school, ben fornite di casse profonde e insistenti abbinate a campioni corti e ben scanditi, tra i quali si stagliano dei rullanti molto decisi. I campioni passano da suoni soft ai loop più sincopati, ripetuti sino ad ottenere un insieme particolarmente coinvolgente che, a tratti, potrebbe tranquillamente essere utilizzato per episodi festaioli e rilassanti ("Continue?"). "Ain't Playn'" ci trasporta verso atmosfere decisamente più legate al classico suono della Motor City, quello tanto caro a Black Milk e J Dilla - paragone da cogliere naturalmente con le dovute cautele. In tutto ciò, il gruppo si lascia apprezzare anche per la scelta delle tematiche, gioviali e scanzonate senza però cadere mai nei toni più offensivi, grotteschi o violenti, lasciando dietro di se sempre un'aurea di divertimento e semplicità: <<fuck a gun, purple my DBZ shit, cut a rapper tongue while he emceeing, he ain't even see it, I'm coming like them World Star punches, the crowd start forming then yo heart start thumping bass pumping, moving yo feet, we shaking up the streets Godzilla feet, beat Rodan in a beat>>. Dal punto di vista delle capacità degli mc's, c'è da sottolineare come lo stile dei quattro si assesti su livelli abbastanza buoni, l'alchimia che li unisce è decisamente interessante e lascia il dovuto spazio a ciascuno; in questo senso l'idea di scambiarsi il microfono più volte sulla traccia e quindi rappare strofe brevi, concise, in maniera alternata, non fa che rendere l'ascolto più piacevole e coinvolgente. Su tutti spicca comunque ancora Ilajide, vero e proprio leader del quartetto. Tra il proliferare di uscite discografiche datate 2013, mi sento quindi di consigliare vivamente "Gold PP7s", una valida alternativa ai nomi più conosciuti che lascia intravedere un promettente futuro per i CSF, che da questo punto in poi hanno la strada spianata verso il riconoscimento delle proprie capacità. |
TRACK LIST |
Clear Soul Forces - Gold PP7s
(Clear Soul Forces/Fat Beats Records 2013)
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BEATZ |
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SCRATCH |
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