Pretty Lights - A Color Map Of The Sun
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Reviewed by
Blema
VOTO (da 1 a 5)
:
4
Poteva essere recensito su ElectroManiacZ, TripHopManiacZ, DubstepManiacZ... ma, siccome non esistono, ecco Pretty Lights su RapManiacZ. Pretty Lights, al secolo Derek Vincent Smith, è un produttore di Denver, Colorado, cresciuto amando l'Hip-Hop e producendo beat per i suoi compagni di high school. "A Color Map Of The Sun" non è il suo primo disco ma è certamente uno dei lavori più interessanti del 2013 per ciò che riguarda la produzione musicale. Si fa un gran parlare dei produttori che campionano, che oramai tutti campionano tutto, che prima o poi i sample finiranno... e si vede che Pretty Lights deve aver preso sul serio queste chiacchiere da bar, perché decide di sfidarle nel modo più assurdo, pazzesco, incredibile e, possiamo immaginare, costoso che ci sia. I sample sono già stati usati? E allora mi creo i miei! Pretty Lights decide quindi di viaggiare attraverso gli Stati Uniti alla ricerca di musicisti, cantanti e rapper da rinchiudere in uno studio di registrazione a suonare per ore, registrandoli. Funk, Soul, Blues, Hip-Hop, Derek istruisce i suoi artisti sull'effetto sonoro che vuole ottenere, sulla sensazione che vorrà suscitare nell'ascoltatore, proprio come un regista coi suoi attori. Una volta registrati, sarebbe troppo comodo avere la traccia digitale bella pronta, per cui, da duro e puro, Derek si crea uno studio d'incisione per poter produrre fisicamente i vinili dai quali estrarrà i campioni: del resto, si sa, il suono prodotto da un vinile è inimitabile. La seconda parte del disco (dalla traccia quattordici in poi) è costituita proprio dai sample originali, che sembrano pezzi estrapolati da dischi vintage un po' sperimentali degli anni '60 e '70. Potete vedere tutto il processo di realizzazione nel video-documentario che trovate qui: è da pazzi e riassumerlo in una recensione non rende l'idea! Nonostante questa innovazione nel processo di realizzazione dell'opera, l'album non è affatto di difficile ascolto e non è destinato a rimanere un prodotto di nicchia, anzi, l'esperienza dell'ascolto è senza dubbio intensa, si passa dalla nostalgia alla carica con relativo head-nodding: non vi lascerà indifferenti. La prima parte di "A Color Map Of The Sun", cioè il disco vero e proprio, è quasi interamente strumentale ed è difficile non percepire il retrogusto Hip-Hop che c'è nelle tracce: tolti Talib Kweli ed Eligh, che compaiono in due tracce, viene facile pensare a produttori come Dj Shadow o RJD2 per l'atmosfera che si crea; anche se Pretty Lights è un nome che in molti riconducono a live set nei club, questo lavoro non è decisamente musica da party e non è il disco che consiglierei né a un moderno fan dei Daft Punk né a chi concepisce i dischi strumentali solo come musica da sottofondo. "A Color Map Of The Sun" è un disco che si ascolta con attenzione e che ad ogni ascolto lascia scoprire qualcosa di nuovo. Per cui, se siete dei producer, studiate le estrose follie di Pretty Lights: non si è artisti senza il coraggio di osare. |
TRACK LIST |
Pretty Lights - A Color Map Of The Sun
(8 Minutes 20 Seconds Records 2013)
Live Studio Sessions From A Color Map Of The Sun
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BEATZ |
All tracks produced by Pretty Lights |