Qwel & Maker - Beautiful Raw
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Reviewed by
Cazza
VOTO (da 1 a 5)
:
4,5
Avvicinarsi a un album pubblicato dall'etichetta Galapagos4 non è mai cosa semplice, se in aggiunta il lavoro è frutto della collaborazione tra quel genio della rima di Qwel e l'ormai fedele produttore di riferimento Maker, allora la cosa si fa ancora più complicata. Non che il loro Hip-Hop sia totalmente fuori dalla norma, ma credo che ci voglia una buona dose di esperienza per apprezzare lo stile dei due artisti provenienti dalla città del vento. Partiamo subito col dire che l'approccio di Qwel & Maker non ha nulla a che fare con ciò che le radio propongono, ma si indirizza verso direzioni più personali e che non tiene conto del mercato. I contenuti gangsta, le sonorità da feste in costume attorno a una piscina brulicante di belle ragazze e ogni rimando a storielle di soldi facili contornato da narrazione di spaccio e guerre tra gang qui non trovano spazio. In "Beautiful Raw" si può trovare solo un mc capace e incisivo e un beatmaker che svolge il suo lavoro in maniera sopraffina, con una cura dei dettagli invidiabile. Al primo ascolto, l'album mi ha lasciato in parte perplesso; sinceramente mi aspettavo la solita scarica di suoni estremi e rime rapide - e a volte difficili da apprezzare - , il tutto associato a una buona dose di sperimentazione tipica dell'etichetta di Chicago, la coppia, invece, al loro quarto lavoro ufficiale assieme ci conduce verso vette sino ad ora solo caldeggiate, ma mai raggiunte. Ciò che "Beautiful Raw" comunica è la sostanziale maturità raggiunta, sia da un punto di vista musicale che sul versante del Rap; una maturità che non abbandona il comune denominatore della crew, ovvero l'astrattismo, ma che raccoglie ogni spunto elaborandolo con grande efficacia, raggiungendo un equilibrio notevole. Per capirci: se a farla da padrone sono i suoni più diversi, come gli ottoni manipolati della titletrack, le voci Soul tagliate e poste in loop in "En Garde", le atmosfere da vecchio West di "Wreck Room", i suoni Elettronici di "Pilfer" e il mood spensierato di "Through The Sidewalk", il risultato finale pare una massa indivisibile e studiata sino al minimo dettaglio senza che ogni singola parte possa isolarsi dal resto. A fare da accompagnamento alla sezione musicale dell'album, già di elevato livello, ci pensano le rime di Qwel, che, a ragion del vero, si presenta in forma splendida come lo è (quasi) sempre stato in ogni singola apparizione in cui si è cimentato. L'mc è solito esprimere concetti ricercati attraverso uno stile molto descrittivo con una precisione chirurgica e una rapidità impressionante, senza però che ciò dia il minimo sentore di eccessiva foga o confusione. L'abilità nella narrazione e la solidità tecnica rendono le barre di Qwel degne di nota e di attenzione, una performance lirica superiore a quelle di tanti colleghi: <<Where tears run the mazes of numb faces, and fears comes and goes stung the stage from the front pages, and tippy toe the slushy street, where the drunk sleeps, the red line stuck in Vietnam and the bum speeches of rusty beaches in deep water, and one-eyed pigeons who fight for chicken bones and miss the sunshine thinning, everybody got they punchlines grinnin, she know a thousand Capones The C&J don't leave her housing alone>>. "Beautiful Raw" è un album da comprare e gustarsi, ma non solo: mi sento di consigliare a tutti (come già detto in passato) di buttarsi nel mondo Galapagos4 per scoprire una realtà certamente diversa, e forse insolita, ma apprezzabile da ogni punto di vista. |
TRACK LIST |
Qwel & Maker - Beautiful Raw
(Galapagos4 2013)
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BEATZ |
All tracks produced by Maker |
SCRATCH |
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