Soul Position # Things Go Better With RJ And AL

Finalmente un disco come si deve dei Soul Position! Con le due uscite precedenti, "Unlimited EP" e soprattutto "8 Million Stories", il duo formato da RJD2 e Blueprint non aveva raggiunto risultati particolarmente brillanti, specie a causa delle prestazioni altalenanti offerte da quest'ultimo (difficile invece puntare il dito contro il produttore di scuderia Def Jux, che onora sempre al meglio i propri impegni). "Things Go Better With RJ And AL" supera le difficoltà incontrate in precedenza dal gruppo e suggella una sintonia che non tarda ad affiorare, in poco più di quaranta minuti i Soul Position mettono una dietro l'altra tredici tracce dall'elevato contenuto musicale e dall'alto tasso d'intrattenimento, il tutto senza l'aiuto di nessuna partecipazione esterna. Al breve intro cinematografico segue il micidiale uno/due di "No Gimmicks" e "Hand-Me-Downs": la prima su una feroce e minimale sovrapposizione di cassa e rullante presenta quello che potremmo considerare il manifesto in negativo del gruppo (<<...no crunk music, no Funk music, no contemporary Hip-Hop Jazz fusion...no limits, no gimmicks>>), la seconda continua grosso modo sulle stesse tematiche ma offre il marchio di garanzia per eccellenza di RJD2, ovvero un irresistibile loop di fiati. Il beatmaker di Columbus prosegue su livelli altissimi per tutta la durata del disco (l'unico episodio che mi ha lasciato indifferente è "The Extra Mile"), il che non solo lo conferma tra i migliori artisti del campionatore, ma genera anche un certo stupore se consideriamo che la lavorazione di "Things Go Better..." è andata quasi in parallelo a quella di "Magnificent City", interamente musicato da RJ per Aceyalone. Lo stesso Blueprint regge la prova con piglio sicuro e fa sfoggio di una metrica impastata al punto giusto, qualcosa gli si potrebbe ridire a proposito dei contenuti, visto che dopo la decisa dichiarazione d'intenti di "No Gimmicks" e "Hand-Me-Downs" l'mc sposta il tiro verso argomenti decisamente più frivoli, come l'ubriachezza molesta ("Blame It On The Jager"), il sesso ed il lesbismo ("Drugs, Sex, Alcohol, Rock-N-Roll"), ma va bene comunque così. Il risultato complessivo premia infatti i Soul Position ed oltre alle tracce già citate bisogna assolutamente ricordare "I Need My Minutes", che per via della battuta piuttosto lenta ricorda vagamente la "Mooore" di "Magnificent City", "Keep It Hot For Daddy", "Keys", "Priceless" e la stessa titletrack. La prova è senza dubbio convincente.