RJD2 - THE COLOSSUS
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Bra
VOTO (da 1 a 5)
:
n.g.
Anzitutto una brevissima premessa, temo necessaria: a me "The Third Hand" ha fatto letteralmente schifo. Ecco, assodato cosa penso della penultima fatica di Ramble Jon Krohn, in arte RJD2, risalente oramai a tre anni fa, veniamo al suo quarto disco solista, uscito a un paio di mesi da "2002-2010", un box contenente i vinili di "Deadringer", "The Horror", "Since We Last Spoke" e "Tin Foil Hat" (raccolta di materiale inedito), il tutto per la RJ's Electrical Connections, etichetta dello stesso RJD2 che pubblica anche "The Colossus". Il beatmaker nato a Eugene (Oregon) si direbbe voler fare un po' di marcia indietro, abbandonando (almeno in parte) l'inconcludente Alternative Rock in cui si era tuffato e nel quale, diciamocelo, rischiava seriamente di affogare. RJD2 non è un produttore come tutti gli altri, questo è vero, ma non è neppure un musicista in senso stretto e ancor meno un cantante. E, per sua e nostra fortuna, sembra finalmente essersene accorto. Intendiamoci, perché non voglio assolutamente trarvi in inganno, "The Colossus" non ripete i risultati (brillanti) di "Deadringer" e "Since We Last Spoke", però dell'uno e dell'altro possiede certamente qualcosa: del primo ha un'estetica compositiva che, nonostante l'ampio ricorso a fiati (sassofono, tromba, flauto, clarinetto) e strumenti a corda (violoncello e mandolino), può essere facilmente accostata all'Hip-Hop, specie grazie al taglio (come sempre elaborato e spesso piuttosto robusto) delle batterie; del secondo ha invece la ricchezza di generi proposti, una policromia (magari un tantino barocca) che va dal Prog spaziale di "A Spaceship For Now" al Pop alla Gnarls Barkley di "The Shining Path" (quando al posto di RJ canta Phonte la differenza si sente), dal Brit Rock (qualcuno ha detto Beatles?) di "Gypsy Caravan" all'oscuro Funk di "The Stranger". Ad ogni modo l'insieme non è affatto privo di qualche passaggio meno riuscito, come ad esempio "Games You Can't Win" e "Walk With Me", inoltre, a seconda dei gusti, il continuo alternarsi di sonorità differenti può tramutarsi tanto in un valore aggiunto quanto in un punto a sfavore. Morale della favola? Quello di RJD2 è un ritorno sì gradito, tuttavia non così entusiasmante come si poteva sperare, il senza voto è invece dovuto alle stesse peculiarità di "The Colossus", che si pone in maniera abbastanza evidente come un prodotto di confine e pertanto lontano da etichettature precise. |
TRACK LIST |
RJD2 - The Colossus
(RJ's Electrical Connections 2010)
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BEATZ |
All tracks produced by RJD2 |