|
|
|
HELL RAZAH - RENAISSANCE CHILD
Reviewed by
Dr. What?
VOTO (da 1 a 5)
:
4 -
Ancora dalla famigliola del Wu-Tang Clan, ancora per la Nature Sounds, ancora un buon album tutto da gustare. Il 2007 segnerà la rinascita definitiva del Clan, e l'anno non poteva aprirsi in modo migliore. Dopo tre lavori con i Sunz Of Man, uno con i Black Market Militia e una manciata di mixtapes con la sua nuova crew Maccabeez, l'uomo dai mille progetti Hell Razah trova finalmente lo spiraglio giusto al momento giusto, ma soprattutto con lo staff giusto, per uscire allo scoperto con un disco tutto suo. Va precisato che per anni tutto ciò gli è stato negato a causa dei soliti problemi legati a vicende contrattuali con case discografiche ballerine, e questo debutto, che profuma fortemente di vendetta verso coloro che gli hanno sbarrato la strada, è una gradita sorpresa per vecchi amici intimi e non solo. Gran parte del merito della buona riuscita dell'album va sicuramente attribuito alle ottime prestazioni degli ospiti scelti, d'altronde chi non vorrebbe per il proprio lavoro un sempre più incredibile R.A. The Rugged Man (sentitelo anche sull'ultimo dei Jedi Mind Tricks e ditemi se non è uno dei migliori in circolazione), uno scatenato Talib Kweli o le produzioni di Bronze Nazareth ed MF Doom? Ed è appunto grazie a loro, ma non solo, che la prima parte di "Renaissance Child" è così paurosa da lasciar presagire un capolavoro. Su tutte spiccano le stupende "Renaissance" e "Project Jazz", nella quale, anche se per vie differenti, si rende omaggio ai tempi gloriosi dell'Hip-Hop su produzioni fresche ma neanche tanto lontane dai suoni Wu. Se il disco però non raggiunge i massimi voti lo si deve alla parte centrale del medesimo, cioè da "Yours Truly" (si parla di tette e culi su una base che strizza l'occhio al club vicino casa vostra) che rappresenta decisamente il punto più basso e l'inizio di un leggero calo di tono, per poi riprendersi solo più in là sulle battute finali. Questo leggero calo va ricercato nella qualità delle produzioni dalla settima traccia compresa in poi, comunque mai scadenti, ma non all'altezza della prima parte perché meno innovative e più soft. Razah dal canto suo, tolto l'episodio appena citato, si mantiene su un buon livello tecnico-tematico, il suo stile profetico pieno zeppo di citazioni bibliche di ogni specie e il suo timbro di voce lo fanno apparire molto simile a Killah Priest, ma il tipo regge bene il confronto e dimostra di sapere il fatto suo. Tuttavia la situazione sonora si ristabilisce presto: "Smoking Gunz", "Musical Murda" o "Maccabee House" suonano alla Black Market, mentre "Millennium" è l'ennesima prova che Bronze Nazareth è dotato di un talento poco comune. "Renaissance Child", come detto, apre l'annata della rinascita della fenice e ne consiglio vivamente l'acquisto; e se il buongiorno si vede dal mattino... |
TRACK LIST |
Hell Razah -
Renaissance Child
(Nature Sounds 2007)
|
BEATZ |
|
|