Run The Jewels - Run The Jewels

Reviewed by Bra
VOTO
(da 1 a 5)
: 4/4,5

Circa un anno fa ho avuto il piacere di recensire "R.A.P. Music", ricavandone un'impressione più che positiva; ora mi ritrovo a parlarvi di "Run The Jewels" e, senza tirarla troppo per le lunghe, mi sento di dire che la collaborazione tra Killer Mike ed El-P è andata perfino oltre le migliori aspettative. Per cominciare, però, facciamo un po' d'ordine: annunciato in primavera e anticipato da "Get It" e "Banana Clipper", "Run The Jewels" esce lo scorso ventisei giugno sia in free download che su supporto fisico (digipack o vinile), l'EP contiene dieci brani per una durata complessiva che non supera i trentatre minuti e nei quali, a differenza del suddetto "R.A.P. Music", i due si dividono quasi simmetricamente il microfono, portando a un gradino successivo la reciproca intesa. Ecco, il punto è esattamente questo: piuttosto che ripetere una formula già rivelatasi vincente, Michael e Jaime hanno pensato bene di spingersi oltre, dando vita, di fatto, a un nuovo team che prende il nome da un verso di "Cheesy Rat Blues" di LL Cool J; il risultato, vista l'inaspettata complementarità che sembra unire l'un l'altro, è semplicemente clamoroso, perché "Run The Jewels" raccoglie il talento compositivo di El-P e lo combina con l'energia del sound proveniente da Atlanta, stemperando l'ignoranza lirica di Mike a suon di flow verbosi e ipercinetici. E se - fatalità? - contemporaneamente o quasi Kanye West e Jay-Z monopolizzavano l'attenzione con due dischi gonfi di narcisismo e calcolata eccentricità, basta qualche barra dell'ottima "Sea Leags" per rimettere tutti al proprio posto: <<when death runs in the distance/there will be no mercy me's/there will be no reprieve for the thieves/there will be no respect for the thrones/ (...) /I stand on towers like Eiffel, I rifle down all your idols/niggas will perish in Paris, niggas is nothing but parrots>>. Ma non è certo attorno a un diss che si esaurisce la spinta propulsiva di "Run The Jewels", solido nelle sue sfaccettature e ancora più nella somma dei rispettivi interventi. Dalla brutalità della titletrack (<<so when we say run the jewels just run 'em baby, please don't delay me/and that goes for a guy or lady, the fam God damn we fuckin crazy/I'll pull this pistol, put it on your poodle or your fuckin baby>>), su una strumentale esplosiva, al nitido timbro South di "Banana Clipper", arricchita dalla gradita presenza di Big Boi, passando per mood spaziali ("DDFH"), drum minimali ma efficaci ("Job Well Done"), strofe killer (El-P su "No Come Down": <<You know I get loose, I'm a screw turned pro status/never did shit but inflict this damage/never met a word that I wouldn't like a weapon just brandish>>), echi di chiara matrice Def Jux ("Get It"), collaborazioni che proprio non t'aspetti (Prince Paul!) e una chiusura che amplifica improvvisamente la drammaticità delle riflessioni ("A Christmas Fucking Miracle": <<who are they to just take shit and hoard it?/Who am I that I don't get my portion?/The most impressionable minds get molested and informed by manipulating forces/don't fret little man, don't cry, they can never take the energy inside you were born with>>). Se confrontato con "R.A.P. Music" e "Cancer For Cure", "Run The Jewels" appare subito meno cerebrale, più ironico, poco visionario e tuttavia altrettanto incisivo; un amalgama scorrevole e pressoché perfetto per un disco che, in netto anticipo, va dritto tra le memorabilia di questo duemilatredici.


TRACK LIST

Run The Jewels - Run The Jewels (Productomart 2013)
  1. Run The Jewels
  2. Banana Clipper [Feat. Big Boi]
  3. 36'' Chain
  4. DDFH
  5. Sea Legs
  6. Job Well Done [Feat. Until The Ribbon Breaks]
  7. No Come Down
  8. Get It
  9. Twin Hype Back [Feat. Prince Paul as Chest Rockwell]
  10. A Christmas Fucking Miracle
BEATZ
  • El-P with the co-production by Little Shalimar: 1, 3, 7, 10
  • El-P: 2, 4, 5, 8
  • El-P with the co-production by Little Shalimar and Wilder Zoby: 6, 9
SCRATCH
  • Dj Trackstar: 6