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SLOW SUICIDE STIMULUS - SLOW SUICIDE STIMULUS
Reviewed
by Dr.
What?
VOTO (da 1
a 5) :
5
Ultima in ordine cronologico di una serie ravvicinatissima di uscite discografiche da parte dell'ex-Artifacts Tame One, "Slow Suicide Stimulus" si presenta come la vera novità di questo inizio 2006. L'instancabile Bobby Johnson si avvale questa volta della collaborazione dei Dusted Dons (Govone, Charlie Chan e Dj Melski) per suggellare uno stile che prese inizio qualche anno fa con "Waterworld": sono infatti fortissimi i richiami alle turbate e psichedeliche atmosfere dell'album dei Leak Bros, quasi da sembrare un continuum dello stesso. Cage e Tame allora ci avevano mostrato brillantemente lo stato offuscato e confusionale nel quale si vive da dipendenti da PCP, senza mai però scendere direttamente nella minuziosa descrizione di ciò che spinge un soggetto a desiderare il decesso. In "Slow Suicide Stimulus" invece, il tema della dipendenza è ampiamente superato, Tame One e i Dusted Dons per i loro racconti si stabiliscono audacemente su quella sottilissima linea che separa la vita dalla morte, sfiorando a tratti il puro delirio; il loro lavoro rappresenta il dramma dell'angoscia e della fascinazione della morte, con innumerevoli allusioni simboliche all'impenetrabile mistero dell'esistenza, alla fatale incapacità dell'uomo a sfuggire le forze misteriose che determinano il corso della vita. Tame One è l'indiscusso mattatore lirico, Govone e Charlie Chan non sfigurano affatto, ma la piena riuscita del lavoro è soprattutto opera della meravigliosa interpretazione sonora concessa dai vari producers. Virulento Govone in apertura con "Say Cheese", vertiginoso beat uptempo con Yak Ballz scatenato nel ritornello; eclettico Camu Tao in "Cutty Sharks" con un violino che vi farà perdere il controllo; giù il cappello anche per un Mighty Mi strabiliante che in "Roll Up" schiera un pianoforte malatissimo preso a sassate dal sempreverde e spaventoso Grandmasters Caz. E siamo solo all'inizio. Si continua con "I.C.U.", "Firewater", "Bi-Polar HiRollers" più altre prestazioni di alta scuola fornite da Aesop Rock, Vast Aire e S.A. Smash (Camu Tao e Metro); insomma, tutte le tracce sarebbero degne di citazione, fino al punto più alto del disco toccato da un ispiratissimo El-P nella composizione di "Smalltown": un viaggio melodico senza ritorno nelle zone più profonde e frustrate dell'inconscio umano che susciterà in voi incontrollabili e lenti stimoli suicida... |
TRACK LIST |
Slow Suicide Stimulus -
Slow Suicide Stimulus
(FloSpot 2006)
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BEATZ |
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