Sab Sista - Cronica

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"Cronica", primo ed unico album della female mc nichelinese Sab Sista, è uno di quei titoli italiani di fine anni novanta che ricordo con un misto di rispetto e nostalgia pur non potendolo accostare né ai classici del periodo, né a quelli che alle proprie spalle hanno lasciato una scia, un significato particolare. Mi venne regalato da alcuni amici per i miei diciott'anni con "Anima e corpo" degli ATPC, scelte (forse avallate da un rivenditore il cui unico proposito era quello di smaltire un po' il reparto Hip-Hop) che tentavano di soddisfare un gusto musicale a loro evidentemente alieno; difficile dire se la mia reazione riuscì a dissimulare il modesto interesse (utilizzo un eufemismo) riposto nell'Area Cronica, fatto sta che negli anni quel disco ha saputo conquistare la mia simpatia soprattutto grazie a una realizzazione asciutta, però incisiva. "Cronica" non ha dirette analogie con altri progetti più, diciamo così, femminili (potrei citare "Piovono Angeli", ma anche "Metamorfosi di liriche"), Sabrina si concede meno all'introspezione e dà semplicemente un tocco di rosa ai temi noti della sua crew (al di fuori della quale, tra l'altro, si è vista davvero poco), offrendo al tempo stesso rime efficaci sia per scrittura (lineare e saggiamente priva di orpelli non alla sua portata) che per interpretazione (la voce molto calda aiuta). L'altro elemento che contribuisce alla riuscita di "Cronica" risiede nei beat affidati a Bassi (anche ai tecnici, come si sarebbe detto al tempo), Fish/Metadone, Rula, Vez e Vigor; anzi, volendo trovare un punto di forza nelle quindici tracce mi viene in mente proprio la felice combinazione tra sonorità di opposta ispirazione, ora cupe e newyorkesi ("Posseggo", "A.G."), poi musicali e losangeline ("Vorrei averti", "Party time"). E' un ambiente congeniale al Rap (ribadisco: accessibile e caratterizzato da schemi metrici snellissimi) della Sista, assistita da Left Side (suo ex compagno, vedi "Sexy theme"), Tormento, Marya, i Lyricalz, Didez e Jasmine per i ritornelli cantati. La dimensione sentimentale/sessuale viene declinata in più brani e attraverso diverse gradazioni, cogliendo conversazioni private (coma da sottotitolo) a sfondo hot o raccontando i propri desideri ("Vorrei averti" e "Resta con me", entrambe impreziosite da un Tormento a suo agio anche nel canto); poi un pizzico di autocelebrazione ("Hip Hop sista", "Posseggo"), l'omaggio per l'Area Cronica ("A.G.") e due episodi abbastanza easy ("Vivo così", "Party time") ricollocano il tutto nella filosofia che ha segnato gran parte della produzione associata al collettivo del vortice (questo il logo scelto da Tormento e soci), piuttosto attivo in quella fase. Sfuggono un po' dall'insieme "Non è tanto...", sull'accidia condivisa da Sab Sis e Marya, lo storytelling Western di "Mi chiamavano Sab Sista" e il pezzo cerebrale, "Equilibrio", chiudendo un progetto che, nei suoi limiti e a prescindere dai gusti, dimostra quanto l'Hip-Hop italiano fosse in grado di sposare un'estetica non hardcore senza tuttavia sporcarsi col Pop più zuccheroso e radiofonico. E, se non si fosse capito, è questo il merito più importante che mi sento di restituire a Sab Sista.


TRACK LIST

Sab Sista - Cronica (Area Cronica Ent./V2 1998)
  1. Int-row
  2. Hip Hop sista
  3. Vivo così [Feat. Jasmine]
  4. Sexy theme (conversazione privata) [Feat. Left Side]
  5. Posseggo
  6. Vorrei averti [Feat. Tormento e Jasmine]
  7. Non è tanto... [Feat. Marya]
  8. Lussuria sonica [Feat. Dafa]
  9. Mi chiamavano Sab Sista
  10. A.G. (alla goccia) [Feat. Fede]
  11. Resta con me [Feat. Tormento]
  12. Che vuoi farci?! [Feat. Jasmine]
  13. Nikita
  14. Equilibrio [Feat. Didez]
  15. Party time [Feat. Left Side]
BEATZ
  • Bassi Maestro: 1, 2, 5, 7, 10, 11
  • Fish: 3, 6, 12, 15
  • Rula: 4, 9
  • Metadone: 8, 13
  • Vez e Vigor: 14
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