SCIENZ OF LIFE - THE BLAXPLOITATION SESSIONS
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Reviewed by
Cazza
VOTO (da 1 a 5)
:
4,5
Cos'è l'Hip-Hop? Quante volte vi siete sentiti rivolgere questa domanda? O quante volte l'avete letta su siti internet e riviste specializzate, formulata da giornalisti o pseudo-tali a rapper o pseudo-tali? Io, onestamente, dopo quattordici anni che sento, guardo e vivo questa cultura non sono ancora riuscito a dare una risposta. Alt! Non sto dicendo che non conosca la storia della doppia H o che sia troppo stupido per non buttare lì una definizione qualunque, sto semplicemente sottolineando il fatto che una formula univoca non esista. La cultura Hip-Hop è talmente ricca di sfaccettature e sfumature che chiunque può sviluppare, di fronte ad essa, sentimenti ed emozioni differenti e, di conseguenza, definizioni diverse. Per alcuni può essere una serie di melodie perfettamente mescolate a battiti di batteria, per altri l'elaborazione e l'unione di rime poetiche e intrise di significato, per altri ancora due Adidas e un culo che girano sul linoleum o su altre superfici lisce. Bene, allora d'ora in poi, quando mi chiederanno cos'è l'Hip-Hop?, risponderò Scienz Of Life, "The Blaxploitation Sessions", perché è il modo più facile per avvicinare il mio interlocutore a quello che per me è il vero Hip-Hop. Il gruppo, composto dal rapper Lil Sci e dal produttore/mc I.D. 4 Windz, non è assolutamente nuovo ad uscite degne di nota nell'underground e l'album in questione ne è la riprova. L'intero progetto è dedicato al fenomeno cinematografico anni '70 della blaxploitation, che proponeva, su pellicola, la vita degli afroamericani all'interno dei quartieri più degradati del Nord America, a contatto con droga, omicidi e, naturalmente, razzismo. L'intento dei Scienz Of Life è proprio quello di rendere omaggio a coloro che tramite questa forma d'arte hanno dato voce alla loro gente (su tutti Melvin Van Peebles, Ossie Davis e Gordon Parks). I beat ricercati e per nulla banali di I.D. 4 Windz si uniscono in maniera perfetta alle rime di Sci, che, come ha dimostrato in pubblicazioni più recenti, mostra un flow serrato senza mai perdere una rima e, grazie ad un timbro vocale del tutto singolare, rende l'ascolto dell'album una ventata d'aria fresca nel Rap a cavallo del terzo millennio, troppo ancorato a flow south banali e intrisi di urla e versi inutili. I featuring sono praticamente assenti, ma, nonostante ciò, "The Blaxploitation Sessions" non appare mai pesante proprio grazie all'incredibile varietà e originalità dei due interpreti. Tutte le canzoni si posizionano ad un livello alto, di sicuro le mie preferite sono l'omaggio al compianto Dilla ("Dilla Forever"), il ricordo dei pionieri del genere Hip-Hop e la loro esaltazione ("Respect The Pioneers") e, infine, "Top Contender", dal vago sapore old school. Il risultato finale è un album da ascoltare, non solo per il lato musicale ma anche per dar voce ad un aspetto della black culture poco pubblicizzato che però ha fatto storia. |
TRACK LIST |
Scienz Of Life - The Blaxploitation Sessions
(Shaman
Work Recordings 2006)
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BEATZ |
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