EL DA SENSEI & THE RETURNERS - GT2: NU WORLD
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Reviewed by
Mistadave
VOTO (da 1 a 5)
:
4,5
Un tempo membro di uno dei gruppi underground più acclamati, gli Artifacts, El Da Sensei ha intrapreso una carriera gestita per lo più in solitaria, trovando una continuità collaborativa con il duo di produttori polacchi conosciuti come The Returners, la cui prima pubblicazione trova il suo seguito in questo "Global Takeover 2". Se bene eravamo stati abituati dall'accoppiata con Tame One, c'è da sottolineare che qui si continua sulla stessa falsariga qualitativa, solo con suoni meno oscuri ma senza per questo perdere potenza nelle batterie e con un flow più che gradevole, saltuariamente accompagnato da featuring che colpiscono quasi sempre nel segno. L'album tenta con successo di creare altri ponti tra i tempi moderni e la cosiddetta golden era, ponendo attenzione ai cambiamenti che gli anni hanno portato nell'industria Hip-Hop, evidenziando la volontà del rapper di rimanere nel sottosuolo di questa cultura restandole fedele in termini di purezza e sacrificando, senza preoccuparsene più di tanto, soldi e fama. "GT2" è un vortice irresistibile di beat da paura, sopra i quali El esercita metafore vincenti, battle raps con cognizione di causa ed intrecci di parole di sicuro effetto, regalando al suo pubblico di affezionati un prodotto coerente, dove la parola filler non si sa cosa significhi. Quattordici tracce una meglio dell'altra, che filano via lisce lasciando il palato completamente soddisfatto fino a diventare un'abitudine irrinunciabile e facendo apparire delittuoso nominare un pezzo senza citare tutti gli altri. Ciononostante, è davvero dura non mettere in risalto un'assoluta bomba del calibro di "Goin' To War", una head nodder che pareva di non riuscire a sentire da secoli (peccato per Treach, davvero fuori forma), o un'ode al freestyle come "Everyday On The Street", introdotta da uno Sean Price in grande spolvero, due pezzi che riescono a distinguersi ulteriormente su un lavoro complessivamente già alto. Per rendersi conto del livello di "GT2" basta ascoltare la fruttuosa collaborazione con Iriscience in quello che sarà il prossimo singolo, "Knowledge Be The Key", arrangiata su un bel giretto di piano, nonché l'eccellente "They Don't Know", il cui refrain è costruito attraverso l'uso di scratch affilati ed un campione di B.I.G. che gioca col titolo del brano. "Pain" si distacca dalle altre tracce perché risulta essera la più profonda a livello di tematiche, che raccontano il ghetto da un occhio che ne analizza le difficoltà senza esaltarne la violenza. Infine c'è spazio per il miglior ospite del disco, quell'Akrobatik che sforna rime da capogiro in "Live Noize", e per una credibilità che non si piega nemmeno di fronte ad una traccia party come "Good Time", pienamente riuscita. La produzione è freschissima, quanto di meglio sentito in un duemiladieci finora molto soddisfacente, con i Returners ad infilare melodie vincenti sopra rullanti grassissimi (sentire "Blow Up!", "Toxic Words" e "2 The Death" per comprendere meglio), a dimostrazione del fatto che il boom bap è vivo e vegeto anche (o soprattutto?) al di fuori dai confini statunitensi, ennesima testimonianza della globalità di tale cultura. Dopo che lo avrete sentito, difficilmente riuscirete a vivere senza, fidatevi. |
TRACK LIST |
El Da Sensei & The Returners - GT2: Nu World
(Asfalt Records 2010)
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BEATZ |
All tracks produced by The Returners except track #10 co-produced by Glamo |
SCRATCH |
All cuts by The Returners |