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SOUL ASSASSINS - INTERMISSION
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Reviewed by
Mistadave
VOTO (da 1 a 5)
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3,5
Il concetto di musica di qualità era presente in ogni produzione fatta uscire sotto il nome collettivo di Soul Assassins, così come per ogni disco che il prolifico Dj Muggs abbia sfoderato facendosi accompagnare in svariati progetti da GZA, Sick Jacken e Planet Asia. In un'epoca dove i suoni dei Cypress Hill delle ultime, oramai lontane, pubblicazioni sono usciti da quel seminato gotico/medievale rappresentante il marchio di fabbrica del dj/producer, da sempre uno dei migliori in circolazione, Lawrence Muggerud riunisce per la terza volta sotto la stessa bandiera artisti con i quali aveva già collaborato in passato, inserendovi qualche nome nuovo, ampliando ulteriormente vedute ed orizzonti in cerca di nuovi gradini da salire. Non ci si attenda, ad ogni modo, di sentire le atmosfere cupe e nebulose che hanno contraddistinto la carriera di Muggs, o meglio, ci si aspetti di sentirle rinnovate, alleggerite e interpretate da diversi beatmaker vicini all'italo-americano: da ciò arriva ad esempio l'uso abbondante dei sintetizzatori, esaltati nelle atmosfere southern di "Gangsta Shit", appartenente alla combo formata da Bun B ed M1, all'interno di "Gunshots", prima di tre apparizioni di Chace Infinite, così come nella simil-cavalleresca "Do It", firmata La Coka Nostra, ennesimo antipastino dell'attesissimo debutto di Ill Bill, Everlast e soci. Tra le tracce più valide, oltre all'appena citata "Do It", sono senza dubbio da segnalare "Rep Yo Shit", un uptempo caratterizzato da un giro di piano nevrotico e da un violino impazzito sopra i quali Sick Jacken e Necro regalano una grande performance fondendosi nel nick P.C.P., "Meet Your Maker", della coppia Reef/Outer Space, tesa al punto giusto, "World We're In", di un Cynic che emerge anche davanti a gente più nota di lui, infine la sfasata "Like That Y'All", la cui struttura ritmica abbisogna di diverse ascoltate prima di essere capita. Se "Classical", nuovamente con Sick Jacken, stavolta accompagnato da uno spento Evidence, e "Call It Like I See It" (Chace Infinite più Krondon) si inseriscono nella parte medio-alta del lavoro, un gradino sotto il resto paiono essere la ripetitiva (nel sample) "Good Evening Los Angeles", "Intermission", colma di nomi da urlo non all'altezza delle aspettative (RZA e B-Real potevano dare ben di più) e la "Champions" di Prodigy e Big Twin, un po' troppo impostata sull'abbinamento organo/base metallica cara al primo "H.N.I.C.". Altra missione compiuta? La risposta è ancora una volta affermativa, nonostante una piccola e rivedibile parte del lavoro, che nel complesso si presenta come sempre solido, creativo e cucito addosso alle particolari caratteristiche di ogni singolo rapper presente, qualità che il genio produttivo di Muggs ha sempre dimostrato di avere in faretra. |
TRACK LIST |
Soul Assassins - Intermission
(Gold Dust Media 2009)
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BEATZ |
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