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SEAN PRICE - JESUS PRICE SUPASTAR
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Reviewed by
Soup Herb
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5
First name Sean, last name Price. Chi lo ha visto nelle tre
date italiane, sa bene chi è. Un gorilla di Brooklyn dalla voce rauca che fa le
peggiori cose durante i suoi live, come pogare con il pubblico, fissare dentro una
telecamera per un'intera canzone e dire al fonico di spararsi... L'ODB della BCC
è finalmente arrivato a pubblicare il suo secondo album solista: "Jesus Price
Supastar". Uscirà il 30 Gennaio 2007, ragion per, per questa recensione, cui ho usato il promo
(intero eh, non preoccupatevi), quindi se ogni tanto scrivo cose tipo Sean Price, album in
stores January 30th, Jesus Price Supastar, Copy 33... è per un'overdose dei tags
che oggi mettono sugli advances. Tornando all'album, è composto da quindici
tracce (zero skit, come al solito) e tra gli ospiti ci sono i soliti della
famiglia BCC più qualche collaborazione con qualcuno della Justus League (Big
Pooh, Phonte degli LB e Chaundon) e uno degli mc's che odio di più sulla faccia
della terra: Sadat X (il flow di uno che sta sul cesso a cagare è il suo
trademark). Le produzioni vedono il ritorno di alcuni dei produttori di "Monkey
Barz", ovvero 9th Wonder e Khrysis, che si aggiungono ad una lista di altri
produttori più o meno conosciuti. Sean Price, album in stores January 30th,
Jesus Price Supastar, Copy 33... Insomma dicevo, alcuni pezzi dell'album erano
già in circolazione da tempo, circa un quinto di "Jesus Price Supastar" è
infatti composto da tracce che sono uscite su mixtape, compilation e via dicendo nell'ultimo anno. Mi riferisco a
"Cardiac" (con
Buckshot e Rustee Juxx), "Church" (con Rock e Loudmouf Choir) e "P-Body"
(ancora con Rock), usato come singolo per l'uscita dell'album (scelta
discutibile). Tra le mie
tracce preferite cito sicuramente: l'intro, "Violent", "King Kong",
"One" e "Mess You Made". L'intro ha una base molto bella e Sean
si presenta in pieno Brooklyn
style (undicesimo comandamento di B.I.G.): <<Thou shall not fuck with the
fourfifth popper, feel a thousand deaths when I drop ya/I feel for you like
Chaka, Khan call me Sean, pussy when I'm on a Decepticon>>. "Violent" ha
un'altra bella produzione sulla quale uno parlerebbe di tutto tranne che di
violenza, ma Sean P riesce a farlo ed anche bene. "King Kong" vede Sean esordire
con una fila di parole che iniziano per m (<<Millionarie Monkey, microphone
mixmaster, make money from music the fourfifth faster>>) ed un ritornello di
Rock che mette i brividi; "One" usa invece l'ormai trita idea del dire rime che
finiscano con il sample <<one>> (un po' come "Hold You Down" di Alchemist).
Questo è uno dei punti deboli di Sean, che ricicla le idee degli altri, anche se devo
aggiungere che riesce a farne un uso abbastanza originale: le rime di Biggie, il ritornello di
"Like You", l'esecuzione di "One" sono cose già sentite, c'è poco da
fare. Sean Price, album in stores January 30th, Jesus Price Supastar, Copy
33... Insomma, riuscendo ad ignorare alcuni difettucci qua e là, questa
è un'uscita più o meno solida, ma purtroppo non raggiunge il livello di "Monkey
Barz". E' un po'
come paragonare "Illmatic" ed "I Am", per utilizzare (spero) termini
universalmente noti. |
TRACK LIST |
Sean Price - Jesus Price Supastar
(Duck Down Music 2007)
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BEATZ |
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