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SWOLLEN MEMBERS - BLACK MAGIC
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Reviewed by
Moro
VOTO (da 1 a 5)
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4
Una copertina essenziale e minimale, bandiera del ritorno alle sonorità abbandonate in "Heavy". Non si raggiungono i fasti di "Bad Dreams", ma non nascondo certo la gioia provata durante l'ascolto di "Black Magic", un disco onesto e che suona bene, tranne qualche episodio meno riuscito. Mad Child e Prevail rappano sempre con grande energia, le loro rime e il loro stile hanno rappresentato e rappresentano una delle colonne portanti dei lavori targati Swollen Members; l'altro punto fisso, col passare degli anni, è diventato Rob The Viking, che oramai può essere considerato a tutti gli effetti un membro del gruppo. Le sue produzioni, seppur semplici, suonano sempre fresche e adeguate al mood del gruppo, piani ed archi sono il marchio di casa e segnano in modo netto lo stile degli Swollen Members. "Prisoner Of Doom", "Torture", "Massacre" e "Sinister" sono alcuni esempi di quanto appena detto. E certo non passano inosservate le basi di Evidence, che non sbaglia un colpo: il flauto di "Swamp Water" è davvero geniale e grazie anche alle collaborazioni di Phil Da Agony e Planet Asia ecco uno dei passaggi migliori del disco, "So Deadly" è decisamente in scia, come del resto "Dark Clouds" e "Put Me On", che utilizza lo stesso campione usato da Craig Kallman per "Daydream" di Lupe Fiasco. Ottima "Weight", l'unica base di Alchemist, che esplora il territorio dell'horrorcore; lo stile si abbassa solo nei pochi episodi affidati ad altri produttori, forse perché Kemo, Squeak E. Clean, Vago e Double Dragon non riescono ad entrare nelle sonorità classiche del gruppo, producendo una certa disomogeneità tra un brano e l'altro. Pur non essendo un capolavoro, "Black Magic" ci consegna il gradito ritorno degli Swollen Members, confermandone la personalità e la voglia di restare vivi. |
TRACK LIST |
Swollen Members - Black Magic
(Battle Axe Records 2006)
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BEATZ |
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SCRATCH |
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