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UNKNOWN PROPHETS - THE ROAD LESS TRAVELED
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Reviewed by
Dr. What?
VOTO (da 1 a 5)
:
5
Sono tanti gli mc's che piacciono e per svariati motivi: ne piace uno perché ha stile e tecniche impressionanti (anche se dice assurdità), un altro perché racconta le storie dei ghetti come in quei dischi con i quali siamo cresciuti, un altro ancora perché, tramite i contenuti politici dei suoi testi, incita le masse a ribellarsi al sistema e quindi a riflettere, altri perché hanno fantasia e fanno viaggiare la mente e altri infine perché riescono a combinare tutti questi elementi. Ma vi siete mai identificati in qualcuno di loro? Mi spiego meglio. A me personalmente risulta impossibile identificare la mia persona in lavori del genere, come ad esempio quelli basati principalmente su punchline. Insomma nessuno di noi va davvero a spaccare le facce degli altri mc's a destra e a manca, è solo intrattenimento astratto. Resta l'apprezzamento per la buona riuscita di esse, è vero, ma di concreto e vero per noi, alla fine, non rimane niente. Le incitazioni a combattere il sistema poi, possono essere apprese e stimate ancora di più perché in qualche modo prendono spunto dalla realtà, ma nessuno di noi alla fine progetta azioni rivoluzionarie in camera propria. Ecco, ciò di cui c'era bisogno, secondo il mio modesto parere, era un po' più di realtà, storie di ogni giorno in cui ognuno di noi può tranquillamente rispecchiarsi ed esclamare ma è vero, è quello che capita di dire/fare a me!. Ebbene, se siete d'accordo con me, colgo l'occasione per presentarvi questi Profeti Sconosciuti del Minneapolis Big Jess e Mad Son, la quale efficace capacità nel rapportare certi semplici e giornalieri concetti in rima, oggi giorno, potrebbe risultare complessa e insolita. "The Road Less Traveled", il loro quarto LP, musicalmente presenta un netto cambio di direzione rispetto ai lavori precedenti: Big Jess ha quasi del tutto abbandonato le atmosfere cupe di "World Premier" esprimendo in pieno la sua completezza artistica grazie alla ricerca dei campioni in ogni lato dell'universo sonoro. Le armoniche country di "The Road Less Traveled" o la fisarmonica selezionata per "Move Mountains" sono a dir poco fantastiche, c'è spazio anche per il Rock in "This Song", o per il Soul in "Grown", tutto perfettamente assemblato. Ogni produzione presenta sempre comunque qualcosa di innovativo, "Not Today", "Let It Loose" e "Dive In" sono dei piccoli gioielli di creatività in classico stile Big Jess, per non parlare della chitarra suonata da Mad Son nella bellissima "Lost In Time". Ma come già ampiamente anticipato, la forza degli Unknown Prophets risiede nell'imbarazzante maturità e semplicità con la quale i due mc's sviluppano i loro testi "reali", campo in cui un capolavoro tira l'altro. L'unica traccia un po' più comune (come tema) a quelle di altri lavori è "Mr. Mainstream", un concentrato d'ironia contro la scena Rap attuale; ma poi sono tutte da sentire le già citate "Lost In Time", in cui si raccontano le commoventi storie di due ragazzi che evadono dai loro problemi solo quando toccano le corde delle loro chitarre, "Move Mountains", o ancora "Lord Please", "Imagination", e potrei parlare benissimo di tutte le altre restanti perché Jess e Son non sprecano una sillaba. In definitiva, dal punto di vista personale, gli Unknown Prophets sono quanto di meglio mi ha offerto il 2006, e non mi resta dunque che ringraziarli per avermi fatto appassionare a un disco come non mi capitava da tempo, augurandomi che i due continuino senza sosta su questa strada meno trafficata... |
TRACK LIST |
Unknown Prophets - The Road Less Traveled
(Unknown Prophets 2006)
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BEATZ |
All tracks produced by Big Jess except tracks #1 and #6 by Fero Navi |
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