Willie Evans Jr. # Introducin'

Spero che il nome Willie Evans Jr. non vi risulti nuovo, perché significherebbe che vi siete persi il bel disco d'esordio (ed unico, ahinoi) degli Asamov, "And Now...". Il gruppo originario di Jacksonville era formato da Willie, Therapy (Paten Locke), Basic e J-Wonda (J One DA), ora noti come The Alias Brothers per ragioni (assurde) che vengono chiarite in "A$amov", decima traccia del secondo progetto solista di Evans, "Introducin'", che arriva dopo qualche rara apparizione al campionatore per Perceptionists e Mr. Lif e uno degli album usciti per la serie Rawkus 50 ("Communication": né visto, né sentito). Beatmaker ed mc, il nostro è un superstite dell'underground datato inizio duemila e non manca di darlo a vedere, affidandosi a sonorità e rime ugualmente oblique e talvolta astratte, come nella gustosa titletrack (di cui consiglio anche il video) o in "Moon Foot." (<<The moon foot returns from a planet that is famous/without a Rap other cats pull from Uranus/I land sideways, strange pile of great pages/from a tattered book rappers shook bars into cages>>). Dodici tracce (intro e outro compresi) per poco più di trentacinque minuti, giusto un paio di featuring col resto della crew e una produzione musicale che non si fa mancare proprio nulla, dal Blues spezzato di "Dumbtron" al Glitch di "Mega....": "Introducin'" ha il profilo e la consistenza di un lungo EP riempito esattamente fino all'orlo, offrendo una panoramica dettagliata sia sul Willie musicista che su quello liricista. Ed è il primo aspetto, in particolare, a saltare subito all'occhio, i beat di "Introducin'" sono maledettamente dinamici ed utilizzano spesso loop vocali ("Cyber Sheik I + II", "Take 2", "Sidewalk Shit") senza tuttavia incorrere nella ridondanza dell'effetto 9th Wonder, anche perché il lavoro sulle batterie è di tutt'altra pasta (si veda "Fisbawdup"). Non che l'mcing sia meno valido, tra backpackerismi vari (Nerd English: <<Robotech, Tekken, Boba Fett, I'm betting most of these Rap acts are lame bragging about their game on game of tags/and I don't give a fuck if you're cooking rocks/I know cats that did that while playing Soul Calibur at crack spots>>), metriche articolate (di nuovo la titletrack) e un'interpretazione molto equilibrata (il tono della voce ricorda un MF Doom meno roco, ma siamo lontanissimi dal plagio) Willie Evans Jr. lascia emergere qualità sulle quali c'è davvero poco da stare a discutere. Ecco perché, pur senza eccellenze clamorose, "Introducin'" è un'uscita che promuoviamo e suggeriamo con vero piacere; l'orrenda grafica (pseudo)fumettara, però, non riusciamo proprio a perdonargliela.