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WU-TANG CLAN - 8 DIAGRAMS
Reviewed by
Dr. What?
VOTO (da 1 a 5)
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3,5/4
E' arrivato! "8 Diagrams" è arrivato! Non ci crederete ma mentre dai 5 ai 15 anni aspettavo il Natale per chiedere ogni anno un regalo diverso, dai 16 in poi ho chiesto solo "8 Diagrams". E finalmente eccolo, l'album più atteso del nuovo millennio, e ora che è qui nel mio lettore mi sento proprio come quando da bambino mi accorgevo che l'oggetto dei miei desideri era leggermente diverso da ciò che avevo chiesto, ma, nonostante ciò, ero sicuro che mi avrebbe tenuto compagnia fino al Natale successivo. Sì, vero, al primo impatto magari ci resti male, poi giochi e rigiochi e ti rendi conto che niente è da buttare per una piccola defezione. Evitiamo quindi facili allarmismi sparando a zero contro RZA solo perché "8 Diagrams" non è un altro "Enter The Wu-Tang", togliamoci di dosso queste presuntuose vesti da fan viziato e giudichiamo questo lavoro per quello che è realmente, ricordandoci che l'artefice di tutto è pur sempre uno dei più grandi e prolifici produttori del mondo. Il pre-8D è stato pessimo e, tra tracce cambiate all'ultimo secondo, minacce di un nuovo album Wu-Tang senza alcuni membri e le solite minchiate di Ghostface sui mancati pagamenti, è meglio stendere un velo pietoso e passare ai fatti. Come anticipato non siamo di fronte a ciò che ci aspettavamo, "8 Diagrams" non è male ma semplicemente diverso e ciò implica la necessità di ascoltarlo svariate volte per ottenere un buon resoconto: non sarà l'album dell'anno, ma resta sopra la media. L'esperienza hollywoodiana ha sicuramente portato RZA ad esplorare nuovi scenari melodici, le potenti linee di basso cui eravamo abituati si nascondono dietro minuziosi giochi di chitarre e c'è una netta sovrabbondanza di parti cantate, soprattutto nella fase centrale del disco; ma se si strizzano bene le papille gustative è impossibile non notare come, nella maggior parte dei piatti serviti, ci sia sempre quell'inconfondibile retrogusto shaolin. Insomma, The Abbot ha giocato nuove carte, ma il marchio di fabbrica è sempre lo stesso, coi suoi pregi e i suoi difetti. Cominciamo proprio da questi ultimi: "Get Them Out Ya Way Pa" è la classica traccia di cui si poteva fare benissimo a meno, beat noioso su cui gli stessi mc's sembrano non trovarsi a proprio agio, "Unpredictable" ha uno dei ritornelli più brutti della storia ed è veramente un peccato perché Inspectah Deck è un terremoto, "Starter" è il ritorno di RZA in versione Bobby Digital e segna la traccia più insolita, in quanto si parla di donne in modo poco romantico come il Wu non aveva mai fatto prima d'ora (persino GZA!), "Stick Me For My Riches" potrebbe invece far storcere il naso perché le rime dei Generals arrivano solo dopo un minuto e venti di sano R'n'B. Punto. Passiamo all'altro lato della medaglia, dove ogni critica è superflua, e godiamoci la perla "Wolves", ottimo breakbeat con ululati di sottofondo e un intramontabile George Clinton a rendere tutto ancora più maledettamente Funk, "The Heart Gently Weeps", che campiona (legalmente!) niente meno che i Beatles, ci offre, grazie alle rime ad alto contenuto visivo di Rae, Ghost e Meth, un ottimo esempio di puro storytelling, "Sunlight", con la filosofia rzarectiana su di un beat che ricorda vagamente uno degli ultimi scontri di "Kill Bill". E poi ancora pollici in su per altre tracce che ricalcano più da vicino i vecchi tempi, come "Campfire", "Gun Will Go", "Windmill" e "Weak Spot", tutte con rime cattivissime e tutte dolcemente condite con quei Kung-Fu sample che tanto amiamo. Dal punto di vista dei testi, nessuno sfigura. Inspectah Deck e Method Man si confermano devastanti e c'è da stupirsi sentendo un U-God così in forma dopo i suoi ultimi disastri da solista. Detto questo, non dimentichiamo che "8 Diagrams", nonostante il burrascoso cammino che lo ha preceduto, è soprattutto il risultato di un legame fraterno lungo quasi trent'anni e che si riflette meravigliosamente nel ricordo del caro Ol' Dirty Bastard: "8 Diagrams" è per lui e la strappa lacrime "Life Changes", in cui tutti (meno Ghost) ci mettono il cuore nelle rime, è un estimabile attestato di fratellanza che durerà qualcosa in più che fino al prossimo Natale, perché Wu-Tang... Wu-Tang is for ever. |
TRACK LIST |
Wu-Tang Clan -
8 Diagrams
(SRC Records/Universal Motown 2007)
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BEATZ |
All tracks produced by RZA except tracks #2 by Easy Mo Bee and RZA and #10 by Mathematics and RZA |
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