Youssoupha - NGRTD
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Reviewed by
Blond Dee
VOTO (da 1 a 5)
:
5
La consapevolezza di essere superiori. Questo è ciò che traspare dall'ultima fatica di Youssoupha Mabiki, da tempo uno dei personaggi di spicco del panorama musicale transalpino. Che la scena Rap dell'hexagone sia quella che negli anni abbia più di tutte dimostrato di essere in grado di raggiungere livelli prossimi a quelli d'oltreoceano è un dato di fatto e questo disco è l'ennesima conferma che tra Marsiglia e Parigi si continuano a sfornare lavori di notevolissima fattura. All'interno di un contesto così florido e competitivo è ormai da anni che Youssoupha fa la voce grossa, perciò "NGRTD" è solo la punta dell'iceberg di una carriera già ricca di episodi qualitativamente sorprendenti. Per sedici tracce il nostro va a briglie sciolte dando libero sfogo a tutto il proprio talento: partendo dal presupposto che il timbro e la lingua francese sembrino fatti apposta per rappare, l'mc parigino di origini congolesi ha grandissime doti tanto dal punto di vista della scrittura che da quello tecnico, riuscendo a cambiare flow con una facilità impressionante e utilizzando ogni singolo trick in maniera opportuna, incasellandolo con cura e precisione nel contesto del brano, si tratti di punchline o extrabeat. Quel che davvero sorprende è proprio questa capacità di variare, di offrire un prodotto completo ed eterogeneo, abbracciando senza troppi problemi sonorità decisamente fresche che però mai annacquano i contenuti proposti. Youssoupha non ha timore di raccontarsi, di far emergere i suoi sentimenti e le sue convizioni (<<je préfère mourir incompris que d'passer toute ma vie m'expliquer>>, appunto), aggiungendo qua e là sprazzi di sano ego trip. L'album è disseminato di piccole perle e di aforismi fantastici, quasi meritevoli di essere tatuati (<<la douleur est inévitable, la souffrance est une option>>, tanto per fare un esempio pescando dal mazzo); non vorrei perciò dilungarmi in una descrizione track by track del disco, ma non posso non citare la geniale "Memento", "Chanson Française", omaggio ad altri brani che hanno fatto la storia del Rap francese concedendo particolare attenzione ai nomi della nuova generazione artistica (Booba, Sefyu, 113 tra gli altri), "Niquer Ma Vie", dedica al fratello in carcere, "Black Out", nella quale emerge tutto l'orgoglio per le origini africane non esimendosi dal criticare l'attitudine del resto del mondo nei confronti del continente nero (<<on m'a dit: la France tu l'aimes ou tu la quittes/j'répondrai a cette offense quand nous vous rendrez l'Afrique>>), senza tralasciare la commovente "Mourir Mille Fois". In questo ribollire di classe e raffinatezza lirica, merita un posto di rilievo "Entourage", forse il capolavoro del disco, nella quale il rapper si mette a nudo raccontando le proprie debolezze e le perplessità sulla società in cui vive. Passando alle produzioni che accompagnano Youss al microfono, come detto sopra i beat attingono direttamente dal sound che va più in voga ora, seguendo le linee guida tracciate dalle grandi uscite mainstream del panorama statunitense ("Love Musik" o "Smile" rendono bene l'idea); ma è proprio qui che emerge la vera forza di "NGRTD" e del suo autore, offrendo all'ascoltatore contenuti validi su sonorità contemporanee senza doversi sputtanare e, soprattutto, scendere a squallidi compromessi stilistici (auto-tune in primis). Una piccola curiosità: la traccia "Points Communs" presenta la collaborazione di uno tra Alonzo, Disiz, Lino, Médine o Sam's a seconda della copia dell'album acquistata. Per il resto, bando alle ciance: è vero quel che dice lo stesso Youssoupha, <<je suis le meilleur rappeur dans un pays où je ne suis même pas né>>. Da parte mia non sono ammesse repliche. |
TRACK LIST |
Youssoupha - NGRTD
(Bomayé Musik 2015)
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BEATZ |
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