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A+ - HEMPSTEAD HIGH
Reviewed
by Bra
VOTO (da 1
a 5) :
1,5
Il primo album di A+ risale al 1996 e si intitolava "The Latch-Key Child", in quell'anno il giovanotto aveva solo quattordici anni perciò potrete facilmente immaginare l'interesse suscitato dalla sua fanciullesca età per un prodotto, tutto sommato, discreto. E così c'è chi ha puntato sul cavallo vincente A+ per un futuro raggiante... Beh, suppongo che AZ e compagni si siano resi conto del proprio errore: "Hempstead High" è un album che definire discreto è già tanto. A partire da "Enjoy Yourself", che campiona "A Fifth Of Beethoven" di Walter Murphy (brano, preso a sé, sensato, ma che sotto il Rap di A+ diventa tra le peggiori pacchianate nella storia dell'Hip-Hop), passando per tracce party (di bassa lega) ed altre che non riesco a definire in altro modo se non banali; non basti ciò, il nostro mc non dice praticamente nulla di interessante, ha un flow piuttosto moscio e naviga su produzioni prive di grandi spunti. "Up Top New York", "Boyz To Men", "Don't Make Me Wait"...no, non ce la faccio proprio ad ascoltarle più di due volte. E ancora, "Understand The Game", ridicolo tentativo di appiccicare il nome della Badu sulla tracklist sfruttando semplicemente un suo campione vocale. Dai, salviamo Clark Kent che in "Gotta Have It" fa un lavoro tutto sommato decente: il resto è da dimenticare. |
TRACK LIST |
A+ - Hempstead
High (Kedar
Entertainment/Universal Records 1999)
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BEATZ |
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