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ANTI-POP CONSORTIUM - TRAGIC EPILOGUE
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Reviewed by
Fuso
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5
Se avete bisogno di disintossicarvi dall'overdose di Hip-Pop procuratavi dai palinsesti di radio e TV e siete stufi di tutti quei rampanti artisti black in stile Eminem, Jay-Z, Puff Daddy e via dicendo allora "Tragic Epilogue" è l'album che fa per voi. Dalla scuderia della 75Ark, etichetta all'avanguardia dalla quale sono già usciti album storici come "Dr. Octagon" e "3030", arrivano gli Anti-Pop Consortium e la loro perfetta negazione del Pop. La missione dei tre mc's newyorkesi Beans, Sayyid e High Priest (uno dei quali mi ricorda tremendamente The RZA), spalleggiati dal visionario Dj E. Blaize, è quella di stravolgere tutti i cliché dell'Hip-Hop attuale, impantanato in un pericoloso, crescente processo di omologazione che sta assumendo sempre più i caratteri dell'irreversibilità. Molti considerano quest'album un capolavoro, tra i migliori (se non il migliore) del 2000. A mio avviso la scelta di rendere il prodotto in questione assolutamente inqualificabile dal punto di vista musicale è, allo stesso tempo, il maggior pregio ed il peggior difetto dello stesso. Mettere nello stereo "Tragic Epilogue" è come scendere di sei piani al di sotto della strada. E' come se tutto venisse fuori da un mondo sotterraneo post-apocalittico, abitato da un manipolo di sopravvissuti (da "9.99": <<...shark infested waters, message in a bottle...>>) che hanno dimenticato la luce del sole e per i quali tutto ciò che succede all'esterno, in superficie, non conta o semplicemente non esiste. Passando alle singole tracce, si distinguono sicuramente per originalità "Laundry", "PSA2", "9.99", "Driving In Circles" e "What Am I?", probabilmente la migliore dell'album con il featuring di Pharoahe Monch. Non sempre però avanguardia, innovazione e sperimentazione sono sinonimi di qualità. Sebbene approvi del tutto il principio di fondo che anima l'intero progetto, trovo che l'album sia in definitiva un lavoro piatto e monotono, imprigionato com'è nella sua forzata ricerca dell'Anti-Pop assoluto. Avete presente quella pubblicità in cui una povera solitaria particella di sodio vaga invano in una bottiglia d'acqua alla ricerca di un suo simile? Ecco, in "Tragic Epilogue" è la melodia a sentirsi così, circondata e assorbita da un mare di non-suoni digitali estremamente minimalisti, rotti qua e la da qualche effetto spaziale/metallico/industriale e niente più. E il Funk? Il Soul? Il Jazz? Vale la pena spingersi così avanti, se per farlo bisogna recidere del tutto il legame con le radici? Non vi sembra un prezzo troppo alto da pagare? A me, francamente, pare di sì. |
TRACK LIST |
Anti-Pop Consortium - Tragic
Epilogue (75Ark 2000)
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BEATZ |
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