Anti-Pop Consortium # The Ends Against The Middle

Evoluzione del pensiero e dei modi, l'indefinito che prende forma nell'inusuale formato di un vinile, l'underground che ancora una volta si ribella nei confronti del commerciale venendone fuori con qualcosa lontano mille miglia da tutto ciò che molti intellettuali del Rap considerano solo semplici rumori. La Warp, etichetta specializzata in musica elettronica, fa uscire "The Ends Against The Middle", nuovo mini lp degli Anti-Pop Consortium. La forma cambia, il risultato no! Dopo "Tragic Epilogue" (loro album d'esordio) gli APC ritornano sul mercato con un prodotto che ancora una volta trova le sue origini nell'elettronica ma lo fa in modo diverso, affinandosi ed elevandosi, riuscendo ad ottenere un qualcosa che è frutto di un continuo studio e di un continuo andare oltre le tante regole che uccidono la genialità di tanti artisti e che rinchiudono l'innovazione in un labirinto senza uscite. Non si può rimanere in silenzio davanti alle tante stronzate che stanno uccidendo la musica e che purtroppo moltissima gente avalla senza prima aver capito o semplicemente ascoltato. In "The Ends Against The Middle" possiamo trovare tutta la genialità di questo gruppo newyorkese che, sia quando fa Rap, sia quando ci presenta solo delle semplici strumentali, riesce a trasformare la stranezza in qualcosa di speciale e di pura originalità. Stupenda "Tuff Gong", costruita su un beat lento ad opera di Sayid e nella quale a devastare sono sopratutto gli mc's, superlativi sia tecnicamente che stilisticamente; bellissima "Dystopian Disco Force", traccia strumentale dove gli Anti-Pop Consortium fanno un passo indietro fino agli anni in cui in tutte le discoteche del mondo imperversava la musica disco, ma sempre nello stile a loro più consono; stranissima "39303", dove l'innovazione e la sperimentazione raggiungono livelli altissimi come tra l'altro si può ascoltare nel resto dei pezzi presenti. Libertà mentale! Viaggi indefiniti in indefiniti mondi. Il futuro tra le mani di pochi coraggiosi, sulla bocca di tanti, nel cuore di pochi impavidi.