BLACKALICIOUS - THE CRAFT

Reviewed by Al-X
VOTO
(da 1 a 5)
: 4

<<Let me speak the opposite of what's hot now>>. Qual è il trend del momento? Cosa va di moda oggi nella musica Hip-Hop? Cosa c'è dietro un artista o un prodotto Hip-Hop di successo? Cosa lo rende appetibile per le masse? Annose domande, che nel corso dei tempi trovano risposte differenti e chissà quanto soddisfacenti; ma, dando un occhiata più attenta in giro, si scopre che non tutti si affannano a cavalcare l'onda del successo legato a stereotipi imposti dall'industria. Costoro che si trovano dalla parte opposta ricercano semplicemente l'essenza dell'arte, del mezzo con cui comunicano i propri pensieri (e non è cosa da poco!). I Blackalicious hanno intitolato il loro terzo album proprio così: "The Craft", l'arte, l'abilità nel dare un senso più profondo ad una forma di comunicazione in continuo movimento. La musica del duo della Bay Area non è mai stata da cinque minuti e via, se si pensa soprattutto alla grandeur del precedente "Blazing Arrow"; ricaricati dalle rispettive esperienze soliste (l'esordio di Gift of Gab e l'EP dei Maroons per Chief Xcel al fianco di Lateef), i due alfieri della squadra Quannum si rimettono in gioco facendo leva sulla ricercatezza che li ha contraddistinti fino ad oggi, raggiungendo qui nuovi livelli di sperimentazione. "The Craft" è un disco meno organico e disciplinato dei precedenti (sotto certi aspetti, verrebbe intuitivamente da accostarlo ad album come "Phrenology" dei Roots, "Stankonia" degli OutKast o "Electric Circus" di Common), più breve, ma non per questo povero di spunti creativi (del resto i Blackalicious hanno sempre abituato bene il loro pubblico). La dualità di "World Of Vibrations" ci introduce nel mondo verbale e sonoro di Gift of Gab e Chief Xcel, un mondo caratterizzato da ricchezza e varietà lussureggianti, quasi ridondanti. Dai tempi di "Alphabet Aerobics" Gift of Gab non ha mai perso l'occasione per dimostrarsi uno dei più abili equilibristi della parola in circolazione, cavalcando qualunque tipo di beat con una fantasia ed una naturalezza che rasenta i limiti dell'immaginabile, quasi fosse del tutto indipendente dall'esigenza di respirare; in "The Craft" egli si destreggia fra delicati ritratti ("Black Diamonds And Pearls", "The Fall And Rise Of Elliot Brown") e intelligenti metafore ("Side To Side", il twisteggiante singolo "Powers"), senza quasi mai perdere colpi lungo il percorso. L'altra metà del duo, Chief Xcel, mette in luce tutta la sua attitudine da compositore ed arrangiatore, gestendo un nutrito gruppo di musicisti già rodati nell'ambiente (per le loro collaborazioni ai live show di personaggi come Dead Prez o Beastie Boys) per integrarli ai suoi curatissimi palinsesti campionati. Per assurdo, però, il punto di forza di "The Craft", ascolto dopo ascolto, si rivela quasi un punto debole: strutture quasi barocche ed un lavoro di editing quasi maniacale appesantiscono diversi pezzi che, concepiti e realizzati in maniera più semplice, avrebbero certamente funzionato di più (ad esempio "Egosonic Wardrums" e "The Fall And Rise Of Elliot Brown"). Ciò non toglie che "The Craft" abbia comunque al suo interno delle indiscutibili gemme, che vanno ad arricchire il miglior repertorio dei Blackalicious: "Automatique", "Black Diamonds And Pearls", la titletrack. Un album sicuramente piacevole e superbamente realizzato, ma che per alcuni potrebbe risultare vagamente stucchevole.


TRACK LIST

Blackalicious - The Craft (Quannum Project/Anti- 2005)

  1. World Of Vibrations
  2. Supreme People
  3. Rhythm Sticks/Interlude 1
  4. Powers
  5. Your Move [Feat. Lifesavas]
  6. Lotus Flower
  7. My Pen And Pad
  8. Side To Side [Feat. Lateef and Pigeon John]/Interlude 2
  9. Automatique [Feat. Floetry]
  10. The Fall And Rise Of Elliot Brown/Interlude 3
  11. Black Diamonds And Pearls
  12. Give It To You [Feat. Lyrics Born]
  13. Ego Sonic Wardrums [Feat. P.E.A.C.E.]/Interlude 4
  14. The Craft
BEATZ
All tracks produced by Chief Xcel