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BUCKSHOT LEFONQUE - BUCKSHOT LEFONQUE
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Reviewed by
Bra
VOTO (da 1 a 5)
:
n.g.
"Buckshot LeFonque" (pseudonimo di Cannonball Adderley negli anni '50) è uno strano esperimento che mischia al proprio interno Hip-Hop, Jazz, Reggae, Funk, Rock... Il progetto nasce da un'idea di Brandford Marsalis, ex leader dei Tonight Show, intenzionato sostanzialmente ad unire il proprio sound (sassofono, trombe, clarinetto) a un certo tipo di Hip-Hop, senza per questo snaturare né l'uno, né l'altro. Lo spunto è interessante e Marsalis crede moltissimo nella sua creatura, tanto da scegliere una serie di collaborazioni in grado di garantirgli una sicura riuscita. Primo fra tutti Dj Premier, essenziale nella perfetta fusione tra splendide batterie Hip-Hop e impeccabili virtuosismi Jazz. Ma la critica, come sempre particolarmente miope, non gradì, e Marsalis lamentò la situazione perfino nel secondo disco targato LeFonque: "Music Evolution" - e mai titolo fu più eloquente. A molti anni di distanza dalla sua uscita, credo sia possibile affermare che Marsalis non sbagliò il colpo. Nonostante qualche banale ingenuità, infatti, "Buckshot LeFonque" è un album completo e piacevole, che dietro ovvie sbavature (unire stili e generi diversi tra loro è un rischio che può portare a un caos senza capo né coda) riesce abilmente a scansare una dopo l'altra le varie insidie del percorso. Volendo essere più precisi, delle quindici tracce una metà (forse la parte più interessante) mira appunto a saldare Jazz e Hip-Hop, un'altra manciata si posiziona in una zona di confine dove confluiscono più generi contemporaneamente e la rimanente va alla ricerca di ulteriori esperimenti. Rientrano nel primo gruppo "Ladies & Gentlemen, Presenting..." come "...And We Out", in sostanza rispettivamente intro e outro che vedono Premier ai piatti e Marsalis, ovviamente, alle trombe (di fatto in un continuo freestyle), girando tra l'altro sullo stesso loop utilizzato anche per "Wonders & Signs", cui però va ad aggiungersi una sorta di Raggamuffin'. Eccezionale "Some Shit @ 78 BPM", interamente prodotta da Premier e - come da sottotitolo (The Scratch Opera) - zeppa di graffi. Altro interessante miscuglio tra Hip-Hop e Reggae è "Hotter Than Hot", ma il punto più alto lo raggiungiamo in tutta probabilità con "Breakfast @ Denny's", spettacolare fusione virata più sul Jazz e impreziosita ancora una volta dalle abili mani di Premier, da ascoltare sia nella versione base che in quella uptown. Con "The Blackwidow Blues", superbo mix di Jazz e Funk che scorre via su un campione di John Coltrane ("India"), passiamo a una serie di tracce borderline. Sto parlando di "I Know Why The Caged Bird Sings", stilisticamente simile alla precedente, poggiata su un morbido amplesso di fiati e tastiere che trae ispirazione da alcuni versi di Maya Angelou, e la spumeggiante "Some Cow Fonque", vicina, tanto per fare un esempio, al sound dei Blues Brothers. E dunque rimane da dire ancora qualcosa per "Shoot The Piano" e "Sorry, Elton", due bizzari interludi di una ventina di secondi l'uno centrati su una bassissima registrazione di pianoforte, "Mona Lisas", inconcludente amalgama tra un Rock molto leggero, Pop e New Soul, "Ain't It Funny", un Soul primi anni '90 leggero, piacevole e interamente suonato, infine "No Pain, No Gain", folle incrocio di trombe, Rap e schitarrate Rock, un cugino carnale piuttosto tamarro di quello che è oggi il Crossover. Strano sì, ma da ascoltare. E questo è quanto: "Buckshot LeFonque" è sicuramente un disco che non fa per tutti, eppure compiendo un piccolo sforzo e a patto che si voglia ascoltare qualcosa di molto diverso dal solito, potrà rivelarsi una piacevole e inaspettata sorpresa. |
TRACK LIST |
Buckshot LeFonque - Buckshot LeFonque (Sony
Int'l 1994)
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BEATZ |
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