Grandmaster Flash # White Lines & Other Messages

Da piccolini vi hanno insegnato cos'è il rispetto? Suppongo di sì. Tutti in piedi allora, perché Joseph Saddler, meglio conosciuto come Grandmaster Flash, non è uno dei tanti. Brevemente, ecco qualche coordinata: Furious Five, South Bronx, scratch, Kurtis Blow, Sugar Hill Records, "Wild Style"; se non sapete come collegare tra loro tutti i tasselli, tiratona d'orecchie e di nuovo giù a studiare. Per tutti gli altri, aggiungo qualche notizia sul disco in questione. Si tratta di una raccolta pubblicata da una piccola etichetta francese, la quale ha pensato bene di riunire in una silver collection alcuni pezzi di storia estrapolati da "Flash To The Beat", "The Message" (entrambi del 1982) e "Greatest Messages" (1983). A me è arrivata per caso, qualcuno l'ha trovata tra le cianfrusaglie di un centro commerciale a pochi spiccioli e mi ha fatto una copia su nastro. Doveroso il ringraziamento. Di cuore. Il tempo di sentire <<three two one>> in "World War III" ed ecco tutti gambe all'aria a girare sulla testa, siate o meno dei breakers. <<Life is a game of business/war is a game of business/world war>>. Mai sentita la strofa? Ahi ahi, andiamo male. E se invece dicessi <<High price, a very strange reaction/for us to unwind, the more I see, the more I do/something like a phenomenon, baby!/Tellin your body to come along, but white lines blow away>>? Dai, "White Lines" non può esservi sfuggita. Il fatto è che pezzi come "Freedom", "New York, New York", "Message" o "Scorpio" hanno un fascino tutto loro e non è affatto semplice starne qui a discutere, per come la vedo io è semplicemente una questione di amore: se vi piace l'Hip-Hop, Grandmaster Flash dovete ascoltarlo almeno una volta nella vostra vita. Poi magari potete anche tornare al giovanotto rappuso del momento... Ma poi secondo voi è stato lui o Grand Wizard Theodore ad inventare lo scratch? Bah, fatti loro...