HI-TEK - HI-TEKNOLOGY

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VOTO
(da 1 a 5)
: 4

Dai tempi in cui la Rawkus ha fatto i suoi primi passettini, Hi-Tek era già lì. E da allora non si è mosso di un millimetro. Ha collaborato con vari artisti (legati comunque sempre allo stesso circolo), assieme a Talib Kweli ha dato vita ai Reflection Eternal, producendo uno degli album più raffinati di questi ultimi anni ("Train Of Thought") ed ora finalmente ha deciso di scendere in campo da titolare. "Hi-Teknology" è il disco di Hi-Tek, suo e di nessun altro, perché nonostante sia zeppo di featuring mantiene un'impronta propria e ben riconoscibile. Il percorso musicale è vario ed elegante, ma riesce ad adattarsi con una naturalezza millimetrica (senza mai snaturarsi) alle varie voci presenti: Common, Talib Kweli, Mos Def, Vinia Mojica, Jonell e tanti altri. Artisti eclettici e di prim'ordine incastrati alla perfezione con i rispettivi tappeti sonori. Ed Hi-Tek è bravissimo nel saper dosare con estrema maestria tutti gli ingredienti a sua disposizione: innanzitutto giri di batteria ricercati e complessi, spesso caratterizzati da un larghissimo uso di clap, poi loop caldi e puliti, ricamati magnificamente sulle ampie linee di basso. Un impressionante intro scratchato ci fa da Cicerone per la magnifica "The Sun God", morbida ma allo stesso tempo piena di un forte e immediato retrogusto underground, perfetti Common e Vinia Mojica. Improvviso e probabilmente inaspettato il radicale cambiamento di "Get Back Pt. II", molto più nuova e semplice per quel che riguarda la melodia, probabilmente vi sfuggirà al primo ascolto ma dopo un po' riuscirà a farsi apprezzare. Di tutt'altra pasta comunque "Breakin' Bread", classica posse-cut forte di una produzione stilosissima, dolce e cruda allo stesso tempo. Bella anche "All I Need Is You", nonostante il ritornello di Jonell non mi convinca del tutto. "Where I'm From" è un altro splendido gioiellino, un pezzo Funk in cui Hi-Tek mostra un'indiscutibile capacità nel saper mettere assieme elementi apparentemente distanti tra di loro, a cui segue "Tony Guitar Watson", breve interludio tutto da ascoltare (eccezionale la sovrapposizione tra la cassa ed uno schiocco di dita). "Round & Round" porta con sé una ventata di freschezza, passando ad un suono molto più aperto, calibrato per il Soul di nuova generazione di Jonell: rilassante. Ma il vero capolavoro lo troviamo nella nona traccia, "Get Ta Steppin'": Mos Def e un'insostituibile Vinia Mojica viaggiano su un arrangiamento morbidissimo, fondendo le proprie voci in un finissimo cantato; eccellente. Si continua con la spettacolare "Theme From Hi-Tek", sostenuta da un Talib Kweli che centra in pieno il bersaglio, e girano più o meno sullo stesso livello "L.T.A.H." e "Suddenly". Peccato solo per l'inadeguato finale di "The Illest It Gets" e soprattutto "Hiteknology". Ma se la prima riesce comunque a mantenere uno standard medio (e Buckshot non sbaglia il colpo), la seconda si perde in un orribile ritornello che sembra stonare con il resto del disco (fortuna che dura solo un minuto e mezzo!). Non saranno però due tracce a sminuire drasticamente lo splendido lavoro svolto da Hi-Tek, il suo è un prodotto che richiede più di un ascolto per essere assimilato completamente, ma lo sforzo, vi assicuro, verrà ampiamente ripagato.


TRACK LIST

Hi-Tek - Hi-Teknology (Rawkus Records 2001)
  1. Scratch Rappin
  2. The Sun God [Feat. Common and Vinia Mojica]
  3. Get Back Pt. II [Feat. Talib Kweli and DCQ]
  4. Breakin' Bread [Feat. Donte, Main Flow, Brian Digby, Jr. and Crunch]
  5. All I Need Is You [Feat. Cormega and Jonell]
  6. Where I'm From [Feat. Jinx Da Juvy]
  7. Tony Guitar Watson
  8. Round & Round [Feat. Jonell]
  9. Get Ta Steppin' [Feat. Mos Def and Vinia Mojica]
  10. Theme From Hi-Tek [Feat. Talib Kweli]
  11. L.T.A.H. [Feat. Slum Village]
  12. Suddenly [Feat. Mood]
  13. The Illest It Gets [Feat. Buckshot]
  14. Hiteknology [Feat. Jonell]
BEATZ
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