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GHOSTFACE KILLAH - IRONMAN
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Fuso
VOTO (da 1 a 5)
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4,5
Partiamo da una considerazione. "Ironman" è sicuramente l'album meno quotato e meno noto della saga Wu-Tang. L'anno precedente a quello della sua uscita (il 1995) è stato l'anno di punta per il super gruppo di Staten Island, con l' album di Ol' Dirty Bastard e i due capolavori di GZA e di Raekwon, uno dopo l'altro. E come sempre accade in tutti gli affari della vita, subito dopo il picco è incominciata la parabola discendente, tant'è che nel 1996 il mercato discografico incominciava ad essere già saturo di album targati Wu-Tang. E' in questo contesto che il debutto discografico di Ghostface Killah ha visto la luce, in un momento di sicuro poco favorevole. Ma non potendo ridurre un album di musica Hip-Hop a un puro fenomeno commerciale (sarebbe un'eresia!), bisogna prendere in considerazione altri aspetti. Ebbene ho ascoltato il cd tantissime volte, ma sinceramente non saprei proprio dire cos'ha che non va. Pur avendo delle sonorità molto più aperte rispetto ai precedenti LP prodotti da RZA, è in perfetta continuità con gli altri capitoli della saga (con tanto di "The Wu Saga Continues..." appiccicato in copertina) e per lo più vede la partecipazione straordinaria di Raekwon e Cappadonna, come da sottotitolo. Prendendo in considerazione traccia per traccia, forse gli unici momenti un po' sotto tono sono "Camay" e "Motherless Child", in entrambi i casi per via dei campioni, alla lunga deprimenti e ossessivi. Le prime otto tracce sono da ascoltare tutte d'un fiato, un'ottima dose massiccia di Wu-Sound a partire da "Iron Maiden" (aha aha), passando per "260", "Assassination Day" (attenti alle killer bees impazzite!) e lo storico ritornello di "Winter Warz" (<<Yes the shit is raw, comin at your door/Start to scream out loud, Wu-Tang's back for more...>>), per giungere a metà cd con la base assurda di "Box In Hand". L'unica traccia non prodotta da RZA, "Fish" (ad opera di True Master), spezza l'album in due e, dopo un momento di abbattimento con "Camay", arriva una botta di energia incredibile a velocità supersonica in "Daytona 500", il pezzo di sicuro più gettonato dell'album. Subito dopo l'ascoltatore ripiomba nel torpore con "Motherless Child", ma fortunatamente ci pensano Raekwon e U-God a risvegliarlo, scuotendolo con due strofe da far rizzare i capelli in testa (pure a chi non ne ha) in una delle mie tracce preferite, "Black Jesus". Il beat compassato di "After The Smoke Is Clear" ci conduce al capolavoro del disco, "All That I Got Is You", di una dolcezza inestimabile. Accompagnato dal campione di "Maybe Tomorrow" dei Jackson 5 e dal ritornello strappalacrime di Mary J. Blige, il nostro Ghostface si abbandona ai ricordi della sua infanzia e della sua famiglia, donandoci delle rime dense di malinconia, scritte veramente con il cuore. "The Soul Controller" e la bonus track "Marvel" chiudono degnamente l'album con dei beat molto suggestivi dal sapore spiccatamente esotico. In fin dei conti quello che era difficile capire ascoltando "Ironman" quando era appena uscito, e che ora, dopo aver ascoltato "Supreme Clientele", risulta evidente, è che Ghosty nel '96 non aveva ancora raggiunto la sua piena maturità. Il suo stile andava affinato e niente, tanto meno i suoi versi in "Forever" o i featuring lasciati in giro tra i due album, lasciava presagire che nel 2000 potesse raggiungere un tale livello di evoluzione. Un motivo in più per riscoprire "Ironman" e apprezzare, ancora di più, lo stile di "Supreme Clientele". |
TRACK LIST |
Ghostface Killah - Ironman
(Sony Music Entertainment 1996)
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BEATZ |
All tracks produced by The RZA except track #9 by True Master |
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