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JEL - GREENBALL
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Reviewed by
Tera
VOTO (da 1 a 5)
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5
Sono felice di presentarvi Jel, uno tra i migliori produttori del circuito Anticon. Innovazione e sperimentazione sono da sempre il motore creativo di questa casata che non finirà mai di stupirmi e nel disco in questione troverete sia l'una che l'altra. "Greenball" si apre con un beat allucinante sporcato da suoni egiziani (la butto lì, non so come altro definirli), a seguire ".Months Rent.", un ottimo pezzo paranoico cui Jel infonde tutto il proprio tocco, "John Brown's Birthday Suite." velocizza improvvisamente il ritmo per dar libero sfogo a un susseguirsi di campioni che non capirò mai da dove vengano. Dopo un breve interludio, ecco "Sunday Night." con la sua atmosfera allegra, adatta al vaneggio, quindi cito "Tittiesandcarparts." e il suo folle giro di violino accompagnato da una semplice batteria che si fissa nella mente per non uscirne mai più. Altro interludio ed è il turno della stupenda "....In Love Whit Another Robot..", altro pezzo farcito di campioni di strumenti a corda. Ultimo interludio ("I Used This") e poi giù in picchiata con dodici tracce una più potente dell'altra: "Long Lost.", quasi cinque minuti di beat che cambia talmente tante volte da far girare la testa, "Center City.", "Ped's Pedestal.", "Kit $9.95.", fino a quello che secondo me è il pezzo più bello dell'album, "Slight.": il campione principale è stupendo, un giusto equilibrio di batterie e piattini, strani cigolii e un sample in reverse che dà il tocco finale a un brano perfetto. Perfetto esattamente come un album strumentale che non potete farvi mancare. |
TRACK LIST |
Jel - Greenball (Anticon 2000)
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BEATZ |
All tracks produced by Jel |
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