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KILLAH PRIEST - HEAVY MENTAL
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Reviewed by
FuSo
VOTO (da 1 a 5)
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4
Non deve essere stato facile per Killah Priest lavorare al suo debutto discografico pensando a cosa la gente si aspettasse da lui dopo quello che aveva fatto insieme a 4th Disciple in "B.I.B.L.E.", pezzo storico apparso sull'album di Genius "Liquid Swords". Dopo tre anni da quella rivelazione impressionante, esce "Heavy Mental": sarà all'altezza di quella gemma? Io credo che lo sia, anche se non del tutto. Vediamo perché. Chi ama lo stile grave e profetico di Killah Priest troverà quello che cerca, le rime e i contenuti sono perfettamente coerenti con il titolo, non c'è spazio per rime facili e superficiali, c'è solo roba pesante (heavy) e profonda, per menti pensanti (mental) alla ricerca di nuove lezioni del prete assassino. E, come era facile immaginare, viene riproposta la stessa "B.I.B.L.E." (Basic Instruction Before Leaving Earth) in versione originale. Tutte le basi (per la maggior parte prodotte da 4th Disciple) sono costruite in modo da accompagnare e sottolineare alla perfezione ogni parola del predicatore, beat mistici e profondi che vanno però ascoltati più volte per essere assimilati ed apprezzati. A spezzare la monotematicità dell'album ci pensa qualche membro del Clan: troviamo Inspectah Deck e GZA nel pezzone prodotto da True Master (una garanzia) "Cross My Heart", ODB in "If You Don't Know" a spararci l'ennesimo ritornello assurdo e ovviamente i compari Hell Razah e 60 Second Assassin a rappresentare i Sunz Of Man, gruppo affiliato al Wu-Tang di cui Killah Priest è elemento di punta. Il pezzo marchiato Sunz Of Man è "Tai Chi", che ci introduce all'episodio più particolare dell'album: "Heavy Mental", un viaggio mistico all'interno della psiche umana come se fosse una galassia sterminata. Il flusso di coscienza di KP non è accompagnato da una base, ma da suoni di sottofondo che ricordano quelli vaghi e ripetuti delle navicelle spaziali, quelli che immaginiamo sentano gli astronauti insieme al battito ritmato del loro cuore. A riportarci nella realtà ci sono un paio di pezzi più terreni, "Fake MC's" e "Science Project", il primo è un'invettiva tosta e sagace contro i soliti scarsi (<<there's too many rappers in the east wanna be gangsters, too many gangsters in the west wanna be rappers>>), il secondo è uno spaccato di vita dei famigerati projects (quartieri-ghetto delle grandi città americane), fatto in modo molto originale. Il pezzo più tipicamente profetico e meglio riuscito, secondo me, è "From Then Till Now", di cui ho sentito con piacere una strofa nel film "Ghost Dog". L'unico difetto dell'album secondo me è l'eccessiva lunghezza (oltre settanta minuti), che, unita al tono grave dell'mc, potrebbe rendere un po' pesante l'ascolto, nonostante la presenza di un considerevole numero di gemme. Se però avete voglia di meditare, da soli, nella vostra stanza, durante una giornata grigia, allora "Heavy Mental" è assolutamente perfetto. |
TRACK LIST |
Killah Priest - Heavy Mental (Geffen Records 1998)
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BEATZ |
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