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MOBB DEEP - HELL ON EARTH
Reviewed by
Bra
VOTO (da 1 a 5)
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4,5/5
Enormi palazzi simili a spogli dormitori, strade deprimenti in cui il cemento regna incontrastato, quartieri tutt'altro che accoglienti privi dei più elementari servizi per la sopravvivenza di qualsiasi essere umano: projects. E' da qui che provengono Havoc e Prodigy, da un project del Queensbridge, ed è proprio da qui che nasce la loro musica: "Hell On Earth" è il frutto di una vita passata nel ghetto, un luogo dove le esperienze rischiano di segnarti profondamente, dov'è facile sprofondare in un incubo privo di vie d'uscita, dove le porte in cui poter trovare un riparo sicuro si contano sulle dita di una mano. Senza girarci troppo attorno, "Hell On Earth" è a mio avviso il disco più bello dei Mobb Deep, quello in cui l'unione tra atmosfere cupe ed asfissianti e testi duri come macigni trova il miglior equilibrio possibile. I Mobb Deep hanno segnato un passo importantissimo per l'Hip-Hop proveniente dalla East Coast, prima con "Juvenile Hell" (due quindicenni prodotti da Premier e Large Professor, serve altro?!), poi con "The Infamous" (osannato da tutta la stampa statunitense di settore), confermando la caratura di un quartiere che ha sfornato nomi piuttosto rilevanti della scena, compreso un certo Nas. La cosa che per prima salta all'occhio (o meglio, all'orecchio) è il sound: minimale, grasso, strettamente hardcore, eppure mai ignorante nel senso peggiore del termine; uno stile che (giustamente) ha reso celebre Havoc nell'olimpo dell'Hip-Hop. Non è certo meno importante Prodigy, le cui rime si lasciano ascoltare con piacere grazie a una voce che ti entra dentro e un flow che punta dritta al sodo, senza perdersi in inutili evoluzioni da ginnasta. Particolarmente riuscite le partecipazioni di Raekwon, Big Noyd e soprattutto Method Man, che in "Extortion" offre una grandissima prestazione (se i Mobb Deep fossero stati in tre, io avrei puntato su lui). Ma magari avete bisogno di qualche esempio un po' più preciso: così su due piedi, vi consiglierei di cominciare da "Bloodsport", "More Trife Life", "G.O.D. Pt. III" e "Apostle's Warning", sebbene i due gioiellini dell'album siano "Shock Ones Pt. I" (meravigliosa, tuttavia presente solo nell'edizione europea di "Hell On Earth", cui fa appunto riferimento la tracklist in basso) e la splendida titletrack. Dando per scontato che sia già presente nella vostra collezione di dischi non ho altro da aggiungere oltre a un semplicissimo: classico. |
TRACK LIST |
Mobb Deep - Hell On
Earth (Loud
1996)
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BEATZ |
All tracks produced by Havoc |
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