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NEPHLIM MODULATION SYSTEMS - WOE TO THEE O LAND WHOSE KING IS A CHILD
Reviewed
by Bra
VOTO (da 1
a 5) : 4,5
Fuck Bush. E' questo il messaggio scritto nero su bianco all'interno del disco; più chiari di così... NMS sta per Nephlim Modulation Systems, ma anche per Natural Murderous Selection, Never-ending Mental Struggle, Nothing Makes Sense, Niggas Manipulatin' Science ed altro ancora. Il gruppo è formato da Orko Elohiem Jahallahra, punta di diamante della California meno in vista, e da Big Justoleum Lune TNS, ovvero un terzo del trio passato alla storia sotto il nome di Company Flow. Non addentriamoci in interpretazioni troppo capziose e puntiamo subito al sodo: "Woe To Thee O Land Whose King Is A Child" è un durissimo manifesto anti-Bush, una violenta requisitoria che concentra buona parte della propria attenzione contro la seconda campagna in Iraq condotta da Stati Uniti e Inghilterra, una feroce analisi sull'ipocrisia con la quale le due superpotenze hanno giustificato le proprie azioni agli occhi del mondo (il pericolo derivante dalla presunta costruzione di armi di distruzione di massa). Era forse dai tempi di Public Enemy e Paris (mai sentito "Bush Killa"?) che l'Hip-Hop non generava una protesta tanto estrema nei riguardi del sistema politico americano, sintomo della progressiva perdita d'interesse verso determinate tematiche (a favore di?...) ma anche della continua e inesauribile forza espressa dai circuiti underground, i quali, temprati dalla propria indipendenza, riescono a proiettarsi ben oltre i soliti cliché mostrando in maniera inequivocabile il vero e originario potere del Rap: la parola. Le liriche di Orko e Jus meritano infatti un ascolto approfondito, i due infarciscono i propri testi di humour e metafore, ma mentre il primo modella minuziosamente i propri incastri attraverso una tecnica allucinante cui è piuttosto difficile riuscire a star dietro, il secondo preferisce procedere su toni più lineari e diretti. Altrettanto complesso il percorso musicale che fa da sfondo ai due: siamo lontani anni luce dalle classiche sonorità Hip-Hop, niente Funk, niente Jazz, niente Soul; o meglio, un po' di tutto (e molto più) filtrato in forme estreme, aggressive, cacofoniche, asfissianti. Una metà delle tracce è affidata allo stesso Orko, poi abbiamo la formazione nel suo complesso, Wes Diplo, Infinity Gaunlet e Kane USA, il territorio di riferimento è quello ultra-sperimentale di El-P, ma si tratta comunque di un patchwork che ha ben poco a che vedere con le digressioni Progressive/Elettroniche intraprese dal leader della Definitive Jux: Orko e gli altri sono straordinari nel riuscire a imprimere al tutto un'impronta unica e, nel suo piccolo, rivoluzionaria, anche se non tutti troveranno molto semplice seguire (o addirittura accettare) i loro continui eccessi. Tirando le doverose conclusioni, ne viene fuori un disco esplosivo di cui l'Hip-Hop aveva bisogno da tantissimo tempo: io sono più che soddisfatto delle nove sterline spese quest'agosto, spero voi seguiate il mio stesso esempio e ne recuperiate quanto prima una copia. Somewhere in Texas a village is missing an idiot. |
TRACK LIST |
Nephlim
Modulation Systems - Woe To Thee O Land Whose King Is A
Child (Big
Dada Recordings 2003)
Tracklist alternativa Nephlim:
Modulation:
System:
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BEATZ |
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