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DJ QUIK - RHYTHM-AL-ISM
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VOTO (da 1 a 5)
:
5
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"Over 70 minutes of commercial-free music" è così che viene presentato (sulla copertina) il quarto disco di DJ Quik, che dopo tre classici gangsta records quali "Safe & Sound", "Quik Is The Name" e "Way 2 Funky", cambia rotta puntando decisamente sui pezzi party. Questo "Rhythm-al-ism" è infatti un disco party al 100%, nessun episodio più serio degli altri, tutte tracce destinate a far ballare la gente; il bello di questo disco è che se lo considerate da un'ottica puramente dedita al rap hardcore risulta essere un lavoro non molto convincente, ma se lo considerate come un party-record non potrete fare altro che annoverarlo tra i classici: beat belli tondi e precisi, rime disimpegnate, ma mai banali, ritornelli coinvolgenti, ospiti d'eccezione, il tutto per animare un bel party su una spiaggia o per rilassarsi dopo una giornata di duro lavoro. Grandiosa l'apertura con la title-track/intro che vede Quik sparare una frase lunga una strofa (non ci credete? ascoltatela!!) su un bellissimo groove da lui stesso creato (tutti gli strumenti li suona lui). Bellissime poi "We Still Party" (il vero inno al party, così va vissuta la vita...), "So Many Wayz", "Hand In Hand" e "Down, Down, Down", con diversi ospiti come i 2nd II None (presenti qua e la per tutto il disco), Peter Gunz e Mausberg (membro della cricca di Quik ucciso un anno e mezzo fa). Dopo questa raffica di pezzi puramente da club, arriva "You'z A Gangsta" che racconta di una rissa avvenuta tra Quik e Mc Ehit in un club (la loro faida va avanti ormai da una decina d'anni), ma alla fine del pezzo il super-positivo Quik invita Ehit a fare pace con lui e a produrre un disco insieme. Seguono poi una serie di pezzi davvero belli, meno festaioli, ma sempre e comunque legati al discorso party, tra i quali spiccano "I Useta To Know Her" (niente a che vedere con l'ominima canzone di Common), "Whateva U Do" (decisamente hard) e "El's Interlude" (a cura di El DeBarge uno dei famosi fratelli DeBarge che nonostante la voce è un maschio... farete fatica a capirlo!!). Per "Medley For A "V"" Quik lascia il microfono a una folta schiera di rappresentanti della West Coast tra i quali si fanno notare Snoop, Nate Dogg, AMG e El DeBarge, per un super pezzo che pur durando cinque minuti non annoia. Per "Bombudd II" si cambia totalmente atmosfera, infatti in questo pezzo troviamo Quik canticchiare un inno alla sua droga preferita su una base raggae per un pezzo super rilassante e davvero gradevole, così come "Get 2Ghetha Again" che sempre con i 2nd II None chiude il disco (anche se dopo troviamo la reprise strumentale, suonata con veri strumenti, di "Medley For A "V"). Alla fine dei conti un disco che d'estate è d'obbligo ascoltare, per divertirsi un po', un disco che non piacerà agli amanti del suono di New York, a quelli che odiano la West Coast, a quelli che vogliono i contenuti e a quelli che considerano il rap "commerciale" spazzatura (anche se non è considerato così commerciale); ciononostante nel suo genere è un vero e proprio classico, e non credo che sia tanto inferiore a dischi come "Doggystyle" (e con questo chissà quante me ne arrivano...), per la sua perfezione sotto tutti i punti di vista. Insomma per alcuni sarà spazzatura per altri un classico, io mi schiero con la seconda categoria: è per questo che il 5 non lo ritengo affatto esagerato, anzi. <<We still party, It get's high/sometimes we don't feel grown-up and that's no lie/so we party, 'til we die/cuz life is much too short for you to not be fly>>: parole sante! |
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TRACK LIST |
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Dj Quik - Rhythm-al-ism (Profile 1998)
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| BEATZ |
| All tracks produced by Dj Quik except tracks #2, #10 and #16 by Dj Quik and G-One |
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