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RAEKWON - IMMOBILARITY
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Reviewed by
Fuso
VOTO (da 1 a 5)
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2,5
L'atteso ritorno di Raekwon dopo il classico "Only Built 4 Cuban Linx..." ha di certo tradito le aspettative. Lo Chef non perde colpi per quanto riguarda le rime e il suo inconfondibile flow, ma ciò che lascia delusi sono le produzioni (non proprio all'altezza) e i featuring. Per chi ama il Wu-Tang dai tempi di "36 Chambers", non sarà facile accettare l'assoluta assenza di RZA alle produzioni (neanche uno skit!) e la penuria di collaborazioni di membri del Clan (solo Meth e Masta Killa). Raekwon si è fatto una nuova crew, tale American Cream Team, composta da quattro mc's che non impressionano particolarmente nei due pezzi in cui sono ospiti ("Power" e "Raw") e un produttore, Triflyn, a cui sono affidate sei delle venti tracce presenti sul disco. Le migliori basi però le ha sfornate una coppia di produttori: Mike Trauma D e Jugrnaut, ai quali sono affidati l'intro e altre quattro tracce. Tra queste i due pezzi a mio avviso migliori: "Casablanca" e "The Table", quest'ultimo arricchito dal featuring di Masta Killa. L'album vive i suoi momenti più interessanti nelle primissime tracce e in quelle comprese tra "Live From New York" e "Sneakers" (prodotta da Pete Rock). Ma da questo punto in poi diventa abbastanza difficile proseguire nell'ascolto: le ultime quattro prendono una piega imbarazzante, con beat velocissimi e ritornelli irritanti. In conclusione, consiglio di ascoltare il cd prima di comprarlo perché acquistandolo a scatola chiusa pensando magari di avere tra le mani un sequel di "Only Built..." si rischia di rimanerne molto, molto delusi. |
TRACK LIST |
Raekwon - Immobilarity
(Loud 1999)
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BEATZ |
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