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DJ GRUFF - RAPADOPA
Reviewed by Moro
<<La rapadopa è un'energia positiva, tumida, capace. Mi venne a trovare un tot di tempo fa. Non mi ricordo quando. La presentai ai miei fratelli. Fu ben accetta. Questo è il motivo della visita. Peace. Dj Gruff.>> Ecco le parole con le quali lo stesso Gruff descrive la sua "Rapadopa". Un'energia, una sensazione strana, forse un'ispirazione per trovare qualcosa di nuovo, una nuova via per la giovane scena Hip-Hop italiana. Siamo nel 1993 (questa data nel panorama Hip-Hop mondiale rappresenta un anno che dire storico è veramente poco) e trovare un disco come questo era decisamente una rarità; anzi, è una rarità ancora oggi. La "Rapadopa", pur essendo un disco di Hip-Hop al 100%, allo stesso tempo è lontano dai classici canoni del Rap che ancora oggi si sente in tutto il mondo. Gruff è per sua natura uno sperimentatore: ha affrontato praticamente tutte le discipline e le sfumature dell'Hip-Hop, possiede una delle lingue più taglienti della scena, una mente completamente pazza e malata e delle dita che sui 1200 fanno miracoli. L'accozzaglia di tutti questi fattori crea un mix che lo rende uno dei personaggi più amati, stimati ed anche controversi della penisola. Ogni suo lavoro, e probabilmente la "Rapadopa" ne è l'esempio più eclatante, incarna il suo estro per l'arte, intesa come ottima musica mescolata alle rime degli mc's ed agli scratch dei dj's. Oltre agli strumenti più amati da Gruff, le ruote d'acciaio col mixer che qui sono suonate egregiamente anche da personaggi del calibro di Kaos e Skizo, troviamo un sacco di bravi musicisti a suonare il basso, la batteria, la chitarra, le congas, lo jambé e, soprattutto, il sax di Dada, che è quasi onnipresente in tutto il disco. Per quanto riguarda gli mc's, ce ne sono veramente per tutti i gusti: lo stesso Gruff con la sua ironia, TopCat con la sua calda e suadente voce (basta ascoltare "La cosa nostra"), degli scatenati Neffa e Deda in freestyle, Papa Ricky, un giovanissimo Esa con la vecchia vocina esile in stile OTR, La Pina e un adrenalinico Kaos in "Don Kaos", una delle sue performance più cattive e visionarie, quest'uomo ha una forza espressiva e una grinta che probabilmente nessuno potrà mai eguagliare, non so se ve lo ricordate ma in una rima dalla foga arriva persino a bestemmiare... Le tracce si susseguono e si incastrano con estrema naturalezza, tutto è perfetto e pieno di stile: la titletrack, "Stammi lontano", "Scratch", "Catop", "Ho visto un prete", "Just tell me why"; solo per fare qualche esempio. Gruff non ha certo la pretesa di piacere a chiunque, anzi, non credo proprio che gli interessi poi molto di piacere alla gente, la sua preoccupazione è quella di fare la sua cosa così come la vuole lui, senza mezzi termini e senza venire influenzato da tendenze e da mode illusorie. Per me lui è come un guru, un maestro, l'esempio da seguire, il vero b-boy che affronta le difficoltà in modo costruttivo e che va contro tutto e tutti per cercare la giusta via, l'illuminazione verso la suprema conoscenza, verso il vero Hip-Hop. |
TRACK LIST |
Dj Gruff - Rapadopa (Century Vox 1993)
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BEATZ |
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