La maggior parte di noi lo ha conosciuto nel 1999 grazie alla Rawkus: in "Soundbombing II", la più acclamata compilation Hip-Hop di sempre, spiccava una traccia di appena un minutino in cui un tipo con un nome assurdo e impronunciabile spaccava tutto con la sua voce da cartone animato incazzato su un beat pazzesco. "Brooklyn Hard Rock" ha proiettato Thirstin Howl The 3rd aka Big Vic Lo ai piani alti dell'underground. Dopo di che il nostro misterioso portoricano ha collezionato un altro paio di apparizioni su album dell'etichetta newyorkese (vedi Dj Spinna e The High & Mighty) senza però mai firmare un contratto con la major. Membro di una crew nota con il nome di Lo-Life (al fianco di Rack-Lo e Master Fuol) e famosa per la passione maniacale dei suoi membri per le polo firmate Ralph Lauren, Thirstin Howl III ha cominciato negli anni '80 come writer e breaker, passando poi ad una lunga collaborazione con MTV nei panni di assistente di produzione (la sua vena comica ha ispirato molte delle serate al Lyricist Lounge), fino a fondare una sua etichetta indipendente, la Skillionaire, per la quale sono usciti i suoi tre album: "Skillionaire" nel '99, "Skillosopher" nel 2000 e infine "Serial Skiller". L'album si apre alla grande con la titletrack, un beat devastante ricco di corni sul quale TH3 è affiancato da una voce femminile molto particolare, quella di Unique London, signorina inglese presente in altre due tracce: nella seguente "Walk The Walk, Spit The Spit" (una delle peggiori, sia per la base che per il ritornello alquanto noioso) e nella assurda "Who This British Bitch Is?", una di quelle tracce che all'inizio odiate (qualcuno potrebbe anche odiarla per sempre) ma che poi figurerà tra le vostre preferite. Dopo il tributo a Biggie in "Dreams Of Fuckin' A Cartoon Bitch" (rivisitazione di un suo pezzo storico) il CD diventa molto cattivo con "Brownsville Bullet Goldcard Membership 2002" e soprattutto "Mr. Mojon", in cui TH3 snocciola il suo spanglish in una serie infinita di frasi offensive ed epiteti irripetibili. E' la volta di "The Cards Life Dealt Me", la traccia migliore dell'album a mio avviso, che vede la partecipazione di Richie Balance su un beat folle, con loop che vanno e vengono, rumori strani in sottofondo e raffiche di rime senza interruzione, una vera gemma. Tralasciando la morbida "The Scat Song" passiamo a "The Streets Don't Listen", traccia ricca di featuring interessanti (Professor X, Big Boo, Rack-Lo e Shillz Da Realz) ma dal beat troppo semplice per i miei gusti. Si ritorna ad altissimi livelli con "Keep It Balance" e "Spit Squadron", due beat belli grassi sui quali ritroviamo Richie Balance e Rack-Lo, e si conclude alla grande con P.F. Cuttin sotto i riflettori (dj e produttore di fiducia del nostro) e la stupenda "I Bust The Shots That Stop The Party", degna chiusura di un album da tenere in grande considerazione per i vostri acquisti futuri. La sua rappata grottesca, quel suo stile tutto particolare tra comico e cartoon, la passione smisurata per Ralph Lauren, hanno fatto di Thirstin Howl III uno degli esponenti più interessanti e ricercati dell'underground, proiettandolo in pochi anni in vetta alle preferenze dei b-boy più esigenti. Quindi occhio, ho letto da qualche parte che a breve uscirà il suo nuovo album, "Skilligan's Island": drizzate le antenne.

TRACK LIST

1. Serial Skiller [Feat. Unique London]
2. Walk The Walk, Spit The Spit [Feat. Unique London]
3. Dreams Of Fuckin' A Cartoon Bitch
4. Brownsville Bullet Goldcard Membership 2002
5. Mr. Mojon (Mr. Shit)
6. Tittie Cab (Interlude)
7. Who This British Bitch Is? [Feat. Unique London]
8. The Cards Life Dealt Me [Feat. Richie Balance]
9. The Scat Song [Feat. Victoria Quinn]
10. Interlude
11. The Streets Don't Listen [Feat. Professor X, Big Boo, Rack-Lo and Shillz Da Realz]
12. Keep It Balance [Feat. Richie Balance]
13. Spit Squadron [Feat. Richie Balance and Rack-Lo]
14. P.F. Cuttin' The Wax Ripper
15. Interlude
16. I Bust The Shots That Stop The Party [Feat. Big Boo]