Pacewon & Mr. Green – The Only Color That Matters Is Green

Voto: 4 +

Ogni promessa è debito e quindi, come già anticipato nello scorso aggiornamento, eccomi a recensire il primo album ufficiale del duo Pacewon & Mr. Green. Generalmente è sempre meglio procedere secondo una linea temporale logica per poter analizzare l’evoluzione di un artista/gruppo lungo un percorso diluito negli anni, tuttavia sono contento di potervi presentare “The Only Color That Matters Is Green” solo successivamente al più recente progetto della coppia, perché di qualità maggiore e pertanto più interessante rispetto a “The Only Number That Matters Is Won”.

E’ il duemilaotto quando Pacewon e Mr. Green pubblicano il risultato della loro collaborazione e bisogna ammettere che non è sempre così ovvio sentire un’alchimia tanto profonda e solida tra producer ed mc, rinnovata dal primo all’ultimo brano della scaletta senza mai perdere d’incisività. Gli ingredienti della ricetta perfetta sono due: per prima cosa ciò che colpisce è inevitabilmente il tappeto sonoro preparato da Mr. Green che, a discapito della poca esperienza vantata, sforna dei beat da capogiro, basati su batterie classiche e dal palese sentore anni novanta, cui abbina campioni molto variegati e selezionati in maniera certosina, spaziando dalla musica classica ai cori celestiali (“Children Sing”), fino ai morbidi pianoforti (“The Eye Of A Needle”), un complesso di suoni solido come una roccia che si staglia in modo imperioso per ospitare le rime dell’mc.

Il secondo ingrediente è dato appunto dalle strofe di Pacewon, che spero non vi sia del tutto sconosciuto (in caso contrario vi esorto a fare qualche ricerca per rimediare): il nostro rapper di Newark si presenta al micro più in forma che mai e le sue rime, snocciolate con disinvoltura e rilassatezza, vanno a segno sin dalla prima locuzione. La voce è sempre quella, profonda e roca al punto giusto, estremamente ipnotica e talmente invitante da calamitare l’ascoltatore lungo l’intera durata dell’album. Sembra quasi superfluo sottolineare come i due aspetti, quello musicale e quello lirico, siano in grande simbiosi, tanto da risultare evidente che l’uno, senza l’altro, perderebbe di consistenza danneggiando un binomio perfetto.

Di fatto si tratta di un progetto non particolarmente complicato, ma che trasuda abilità e qualità; ecco perché non sarebbe necessario menzionare una traccia piuttosto che l’altra: ciascuna partecipa alla riuscita dell’intero amalgama. “Four Quarters”, che apre le danze con un beat dal sentore old school, ancora “Children Sing”, geniale nell’uso centrale di un campione ottenuto da un coro di bambini (come dice il titolo stesso), e “The Eye Of A Needle”, che sfrutta un giro di pianoforte per ricreare un’atmosfera calda e coinvolgente. “I Need Money”, poi, alza un po’ la tensione del tutto, lasciando a “Let A Shot Go” e “Who I Am” il compito di preparare il clima necessario per la bellissima “Hip Hop”, un brano lucido e interpretato divinamente. E infine “Childhood” e “So Straight”, che fanno strada all’energia di “Won On Won”, o “She Can Be So Cold” e “The Joker”, le ultime due perle di “The Only Color…”.

In sintesi, dato che comunque ne ho citato ogni episodio, è facile intuire il valore di un album a mio avviso indispensabile, che dimostra quanto il legame tra la vecchia e la nuova scuola sia ancora vivo e possa portare a risultati eccelsi.

Tracklist

Pacewon & Mr. Green – The Only Color That Matters Is Green (Raw Poetix Records 2008)

  1. Four Quarters
  2. Children Sing
  3. The Eye Of A Needle
  4. I Need Money
  5. Let A Shot Go
  6. Who I Am
  7. Hip Hop
  8. Childhood [Feat. Cymarshall Law, Mary Lou and Kosha Dillz]
  9. So Straight
  10. Won On Won
  11. She Can Be So Cold
  12. The Joker

Beatz

All tracks produced by Mr. Green

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