Phl – Indole indolente
<<Che ci vuoi fare, sono indolente d’indole/sul mio divano c’è l’impronta tipo sindone>>. Secondo il Vocabolario della Lingua Italiana di Nicola Zingarelli, il sostantivo indolenza è sinonimo di apatia, pigrizia e indifferenza, condizioni umorali che caratterizzano il vivere quotidiano di Emanuele Flandoli (in arte Phl). Lo sguardo corrucciato che vedete in copertina non è però il sintomo di una personalità arcigna e malinconica, l’mc/beatmaker di origini toscane si esprime al contrario attraverso una lucida ironia che tende a sdrammatizzare tutte le avversità, in più (e la presenza al campionatore di Turi non poteva suggerire altro) le atmosfere sono intrise di Funk come nella migliore tradizione.
“Indole indolente” arriva dopo due autoproduzioni (“Se sopravvivo” e “Démodé”, rispettivamente datate 2004 e 2006) e una fitta attività live culminata nella vittoria del Da Bomb 2009, tredici tracce su quattordici sono prodotte dallo stesso Phl (tre, come dicevo, assieme a Turi), la sola eccezione è “Jente di toscana” affidata a Mista C, che si occupa anche delle registrazioni, il mix è di Franco Negré, il master di Kiave e le varie collaborazioni provengono da altri artisti emergenti dell’Hip-Hop italiano. Se le premesse sono apprezzabili, la realizzazione non è da meno: groove tondi, spesso arricchiti dall’uso di basso, chitarra e synth (suonati sempre da Phl), incastri articolati cui non mancano allitterazioni e metafore, refrain con inclinazioni Pop (no, non è una critica) e una lettura molto leggera di tematiche spesso legate alla sfera individuale; all’insieme, tuttavia, avrebbe certamente giovato qualche variazione in più, anche perché l’approccio spiritoso e autoironico adottato da Emanuele filtra “Indole indolente” per intero.
Tale proporzione tra i molti pro e i pochi contro si riflette in maniera speculare andando a contare le tracce migliori del disco, ovvero la titletrack e “La vita mi stressa”, “My generazione” (con annesso video) e “Sto peggiorando”, “Gangsta all’italiana” e le due parti di “Make my funk” (l’impostazione è analoga a quella de “I messaggeri”). A Phl va dunque il merito per un disco perfettibile ma comunque dotato di musicalità e scarsa inclinazione all’omologazione.
Tracklist
Phl – Indole indolente (Funkynerd 2009)
- Indole indolente
- La vita mi stressa
- Quando scopro
- My generazione
- Make my funk pt. 1 [Feat. Todd, 29Leve, Swelto, Jahnadan e Davide Borri]
- Funkattitudine
- Sto peggiorando
- Detesto ammetterlo
- Talento sprecato
- Make my funk pt. 2 [Feat. Jullare, TDA, Comma, CaneSecco e Fonema]
- Gangsta all’italiana
- Lo smarrimento
- Indolenza
- Jente di toscana
Beatz
- Phl: 1, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13
- Phl e Turi: 2, 4, 7
- Mista C: 14
Scratch
- Dj Pitch8: 11
Bra
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