Planet Asia – The Grand Opening

Voto: 3

Non si tratta certo di una prima a teatro; o meglio, lo spettacolo non è esattamente quello che ci aspettavamo. Il protagonista sembra stanco, recita male la parte del ricco signore, probabilmente non riesce a immedesimarsi al meglio e commette degli errori banali… Ma che ti succede, Asia? Che sia uno scherzo al tuo talento? Che il titolo dell’album (finalmente!) sia ironico?

<<This is heat for the streets, block music, turf shit, down to earth shit, we smoke herb to this, don’t get it fucked up>>, questa è l’ouverture dell’opera che viene introdotta con voce suadente da un misterioso personaggio femminile. Senza se e senza ma, si parte subito con una bella scena di combattimento (non sarà l’unica), il nostro eroe si presenta armato di un chitarrozzo elettrico tipo Ibanez, un basso adattissimo a un club e un flow bello determinato nel lanciare sfide agli altri mc’s sputando che <<I ain’t got to answer the shit, so if you see me in the club keep your mouth closed and dance with a bitch>>. Abbiamo una tregua in “Right Or Wrong”, sonata eseguita da Evidence e un po’ sprecata da Planet Asia, al primo ascolto le liriche vengono quasi ignorate dall’ascoltatore tanto è piacevole il beat. Si riprende la battaglia: abbiamo un nuovo personaggio che si presenta come Ghostface Killah e incita tutti i real niggaz semplicemente a continuare a essere così come sono, sostenendo il cammino di Asia e naturalmente il suo; qui però il rappresentante del Wu-Tang mette a dura prova il protagonista, che suda e fatica nel seguirlo durante il pezzo.

E siamo nella parte tragica della trama dell’opera “The Grand Opening”. Il Nostro s’inginocchia con umiltà e sofferenza ai suoi ex nemici e ora nuovi discografici (la label è la Avatar e non la Interscope come ci saremmo aspettati) che gli impongono di fare i classici e banali pezzi dedicati alle donne (e, come potete notare, non tutte apprezzano…) e all’autocelebrazione: “It’s All Big”, “Hypnotized” e “Light Green”. Intervallate da “Paper Up”, scena di vivacità in cui Asia narra dei suoi gangsta-amici-sostenitori: il titoletto tra parentesi è hustler’s theme e non poteva essere più appropriato. E’ un’opera un po’ drammatica: il finale non è così positivo come lo era l’inzio, cala di tono con “Summertime In The City” e “As Long As I’m Alive”, addirittura la produzione di Architect per “Swallow Dem Whole” è un po’ sciatta, si limita a un campionamento tutto sommato semplice e senza particolari dettagli. A differenza di “The Last Stand” e “Still In Training”, qui Asia si focalizza molto di più sull’uscita, sul dimenticare il ghetto piuttosto di cantare com’era starci dentro, muta scenografia insomma; spiace dirlo, ma speriamo non diventi un altro dei talentuosi mc’s che a costo di uscire dall’underground accettano qualsiasi compromesso per assicurarsi una certa popolarità.

Meritano comunque ancora un secondo, attento ascolto “Pure Coke” e “Upside Down”, ma la scena in cui non si possono staccare gli occhi dal palcoscenico è quella del duetto Rasco/Planet Asia aka Cali Agents, riunitisi per l’occasione dopo ben quattro anni dal loro “How The West Was One”: i due grandissimi interpreti ricordano i bei tempi che ci hanno fatto passare e soprattutto tengono a precisare che sono ancora “The Greatest”, affermazione che almeno fa sperare in altri lavori dei due assieme. Come disco, riassumendo, è fantastico da mettere a palla in macchina il sabato sera: farete colpo di sicuro, come musica da dance hall è più raffinata di tanta altra… In conclusione e senza polemiche, Planet Asia non è affatto un cattivo mc, ha solo fatto un brutto CD, al di sotto delle sue capacità. Perciò, ora che il sipario è stato aperto, speriamo almeno arrivi presto il vero spettacolo…

Tracklist

Planet Asia – The Grand Opening (Avatar 2004)

  1. Intro
  2. 16 Bars Of Death
  3. Right Or Wrong
  4. Real Niggaz [Feat. Ghostface Killah]
  5. It’s All Big
  6. Pure Coke [Feat. Martin Luther]
  7. Hypnotized [Feat. Crunch and Cecilie Davis]
  8. Paper Up (Hustler’s Theme)
  9. The Greatest [Feat. Rasco]
  10. Freestyle Interlude
  11. Upside Down [Feat. Goapele]
  12. Light Green [Feat. Shake]
  13. Summertime In The City
  14. Swallow Dem Whole
  15. As Long As I’m Alive

Beatz

  • Planet Asia: 1, 2, 10
  • Evidence: 3
  • Dave West: 4
  • J. Wells: 5
  • A Touch Of Jazz Productions: 6
  • Oh No: 7
  • Kut Masta Kurt: 8
  • Architect: 9, 14
  • Vitamin D: 11
  • Tracks: 12
  • J. Thrill: 13
  • Jake One: 15
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