Posi – Borderline
<<Sono tornata e ti stupisce se questo è fat sound, no Best Sound>>. L’Hip-Hop italiano declinato al femminile: discorso spinoso, perché la scena è maschilista (sì!), perché di esponenti capaci di scardinare la soglia dell’anonimato ne abbiamo avute pochine, perché qualcuna ha già deciso che era tempo di smettere, perché qualcun’altra è latitante da parecchio… Posi (Argento), non me ne voglia nessuno, rappresenta una piccola eccezione, dato che da “Così fan poche” a oggi ha continuato ininterrottamente a seguire il suo percorso, concretizzando – tra serate ai piatti, concerti e la ben nota parentesi targata Spaghetti Funk – un’esperienza più che invidiabile.
“Borderline” è esattamente questo: la somma di quanto fatto fino a qui, una raccolta di esperienze, idee ed emozioni, il tassello che lega ciò che è stato a ciò che sarà. Posi vuole raccontarci chi è (“Borderline”, la traccia più bella del disco) e cosa prova (“Stupenda”, “Attimi”), descrivere gli atteggiamenti che non riesce affatto a mandare giù (“Colpo basso”, “Backstage”), dimostrare quanta fotta possieda (“Sono tornata”, “Il colore del Rap”); tutto ciò attraverso una metrica che, nonostante qualche incastro più forzato, si mostra abbastanza solida. Diversi i nomi che partecipano al progetto: per cominciare un eccezionale Dj Yaner con le mani sui vinili, poi Chief (fa piacere riascoltarlo), Rido, Primo (sintetico ma potente) e Club Dogo (no, non mi convincono). La produzione di “Borderline” è di buona fattura e sicuramente molto accessibile, a occuparsene ritroviamo la stessa Posi, Bassi che si accolla quasi metà disco, Don Joe e MastroBeat impegnato nel remix di “Il colore del Rap”.
A quanto di positivo detto fino a qui, bisogna tuttavia aggiungere alcune sbavature: per cominciare una scarsa omogeneità a livello musicale determinata, in particolare, da una manciata di produzioni che sembrano andare alla ricerca delle sonorità più attuali (vedi “Non mi fermi”, “Hold on u”, “Gioventù bruciata”), poi l’utilizzo estenuante di qualche ritornello (peraltro troppo macchinoso) e delle doppie voci, infine una versione rinnovata di “Stupenda” che, a mio avviso, non raggiunge minimamente la bellezza dell’originale. Ma di buono, bisogna sottolinearlo, c’è che Posi sia una rapper che utilizza il microfono esattamente secondo quella che è la sua funzione: per parlare. Tralasciando infatti qualche traccia battagliera, che comunque in un disco Hip-Hop ha il suo posto, per il resto abbiamo di fronte una persona che, nel bene e nel male, ha diverse cose da dire e desidera farlo proprio attraverso le sue rime.
Se avete qualche incertezza, vi consiglio quindi di partire da un’intervista che abbiamo pubblicato recentemente: sono sicuro che le parole di Posi potranno incuriosire chiunque…
Tracklist
Posi – Borderline (Venus Dischi 2004)
- Con i piedi per terra [Feat. Primo]
- Sono tornata (I’m back in town)
- Non mi fermi
- Potrebbe essere utile? [Feat. Chief]
- Hold on u (conto su di te)
- Colpo basso
- Attimi
- Deep assaggio [Feat. Ardimann]
- Backstage
- Chiedi com’e’ [Feat. Rido MC]
- Borderline
- Gioventù bruciata
- Amen [Feat. Club Dogo]
- Il colore del Rap (rmx)
- Stupenda rmx ’05
- My Dj makes noise!/Ghost track
Beatz
- Posi: 1, 8, 15
- Don Joe: 2, 3, 7, 13
- Bassi Maestro: 4, 5, 6, 9, 10, 11, 12
- MastroBeat: 14
- Dj Yaner: 16
Scratch
- Dj Yaner: 9, 14
Bra
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