Prefuse 73 – Everything She Touched Turned Ampexian
Pochi cazzi: Scott Herren, tra alti e bassi, ha segnato indelebilmente la musica elettronica degli ultimi dieci anni. Il guaio è che se n’è reso conto anche lui. Diciamo che il nostro Guillermo è diventato il più accanito fan di se stesso, confidando un po’ troppo nel suono che l’ha elevato al rango di istituzione a partire dai bellissimi “Vocal Studies + Uprock Narratives“ e “One World Extinguisher“, presentandosi un po’ stanco da qualche anno a questa parte e proponendo lavori non proprio alla sua altezza; se non, a volte, oltraggiosi.
Lasciata da parte l’odiosa tendenza ad auto-fellarsi, stop alle orge di autocompiacimento assieme ai suoi innumerevoli alter-ego, sorpassato il discontinuo “Surrounded By Silence“ e il noioso “Security Screenings“, Scott s’è rimboccato le maniche per recuperare un po’ di quella classe che sembrava aver perso per strada per rimetterla in musica e dimostrare di non essere uno di quei talenti pompati troppo in fretta fino all’eccesso. Ma il ritorno del produttore dal sangue ispanico è anche doppio; da una parte c’è il buon vecchio Prefuse 73 con “Everything She Touched Turned Ampexian“ e il suo Hip-Hop elettrico e frammentario (con tanto di copertina degna di Roger Dean), dall’altra Savath + Savalas ci riprova con “La Llama“, che nonostante esca sotto l’occhio sempre vigile di Peanut Butter Wolf. lasceremo che venga trattato in sedi opportune – mi limito a consigliarvene l’ascolto perché è un bel disco.
Non lasciatevi spaventare dalle ventinove tracce di “Everything…”, il disco in questione non è che un mosaico di frammenti della durata media di un minuto e venti (con qualche eccezione), sulla falsariga dei “Beat Konducta” di Madlib o di “Donuts” di Dilla. Ciò che viene da pensare a un primo ascolto è che, oltre a essersi scrollato di dosso l’ostinata presunzione delle sue ultime apparizioni su disco, Prefuse voglia ripartire da zero, condensando in questi numerosi frammenti musicali tutte le sue indiscusse capacità al campionatore e ai sintetizzatori, senza peraltro cadere nell’errore di passare lo smalto alla formula che ha fatto la sua fortuna e che ora, in tempi di Flying Lotus e Dilla amarcord, appare un po’ ossidata.
Al contrario, Herren si re-inventa, preferisce costruire più che decostruire, appare più attento, più meticoloso, meno istintivo e nevrotico, più fluido e meno singhiozzante: il suono che ne deriva ha musicalità, pienezza, groove. Se proprio si vuol muovere un’accusa a Prefuse, è che “Everything She Touched Turned Ampexian“ possa essere un disco un po’ ruffiano e che questo rinnovamento sia un semplice tentativo di riaccattivarsi un pubblico rivoltosi oramai verso nuovi stili e nuovi suoni (di nuovo: Flying Lotus?). Ma, dopotutto, che importa? Lasciamo che siano tracce magistrali come “Parachute Panador“, “DEC. Machine Funk All ERA’s“, “Fountains Of Spring“, “Reagato“, “Four Reels Collide”, “Violent Bathroom Exchange”, “Yuletide“ e “Digan Lo” a parlare per il timido produttore americano e gioiamo per il ritorno in grande stile di un talento che sembrava essersi arenato nella propria convinzione di esserlo. Prefuse 73 c’è ancora e merita un’altra possibilità.
Tracklist
Prefuse 73 – Everything She Touched Turned Ampexian (Warp Records 2009)
- Periodic Measurements Of Infrequent Smiles
- Hairy Faces (Stress)
- Parachute Panador
- NoNo
- Punish
- Half Up Front
- Sexual Fantasy Scale
- DEC. Machine Funk All ERA’s
- Get ‘Em High
- Ampexian Tribe Of A Lesser Time
- When Is A Good Time?
- Fountains Of Spring
- Whipcream Eyepatch
- Regato
- Rubber Stems
- Oh Is It
- Four Reels Collide
- Fingertip Trajectories
- Violent Bathroom Exchange
- Natures Uplifting Revenge
- Yuletide
- Simple Loop Choir
- No Lights Still Rock [Feat. Dimlite]
- Gaslamp Killer Feedback Text
- Digan Lo
- Preparation’s Kids Choir
- Pitch Pipe
- Periodic Measurements Of Infrequent Frowns
- Formal Dedications
Beatz
All tracks produced by Prefuse 73
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