Prince Po – Prettyblack
Per quanti vogliono intraprendere la carriera musicale, il gradino più difficile da superare è sicuramente quello che conduce al successo, riuscire a farsi conoscere da una fetta di mercato consistente. Una volta raggiunto quel punto, è altrettanto complicato rimanerci il più a lungo possibile. Tuttavia, per chi ha sempre interpretato la cultura Hip-Hop nella sua forma più pura, il successo ha un valore limitato e ciò che determina il valore di un’intera carriera è la credibilità e il rispetto ottenuti all’interno della scena stessa. Prince Po è il classico esempio di chi, dopo aver scalato la vetta, è rimasto esattamente lì e dopo quasi vent’anni, tra album, live e apparizioni, possiede ancora un enorme appeal tra gli appassionati, senza smentire mai la sua grandissima capacità tecnica al microfono.
Inutile ripercorrerne la discografia, ciò che si può dire fin da subito, però, è che gli anni non l’hanno scalfito; al contrario, come un buon vino, col passare del tempo Lawrence Baskerville conferma brillantezza e qualità. “Prettyblack” esce sotto Nasty Habits nel 2006 e, grazie a uno stuolo di produttori di altissimo livello (tra i quali lo stesso Po) e l’abilità immutata del Nostro, assieme a qualche featuring di buon livello, si conferma un album eccellente, che consolida le ben note capacità dell’mc newyorkese. Già la prima traccia, la titletrack, coinvolge l’ascoltatore nelle atmosfere morbide e magnetiche che caratterizzano l’intero prodotto, seminando qua e là un alone di misticismo assolutamente pregevole. I leggeri campioni di violino e pianoforte e le voci tagliate e ripetute all’interno della strumentale danno vita a un risultato minuzioso e, soprattutto, che trasuda classe e stile da ogni battuta.
La spiccata omogeneità tra tutte le tracce rende l’album estremamente equilibrato e godibile tutto d’un fiato più volte di seguito; perfino l’estroso 2Mex è a suo agio sui tempi di “Ask Me”, mentre Chas West, con l’aiuto di Large Pro, contribuisce alla vera banger dell’album, “Right 2 Now”, un energetico giro di pianoforte col refrain scratchato da quel genio di Dj Rhettmatic. A parte Rockwilder, leggermente sottotono rispetto ai soliti standard, tutti i produttori offrono prove maiuscole, con una menzione particolare per Large Pro e Madlib, i quali sfornano beat da capogiro (strano?). Sorprendenti anche gli interventi dello stesso Po su “Prettyblack”, “Family” e “U Right Hear”.
Cosa aggiungere ancora? Di mc’s che continuano a cacciare quantità esorbitanti di dischi di scarsa qualità ce n’è a morire, perciò è sempre piacevole attendere un po’ di tempo in più per riascoltare quei pochi che possiedono la formula esatta impressa nel loro DNA.
Tracklist
Prince Po – Prettyblack (Nasty Habits Ent./Traffic Entertainment Group 2006)
- Intro
- Prettyblack
- Mecheti Lightspeed
- Ask Me [Feat. 2Mex]
- Right 2 Know [Feat. Chas West]
- Holla (L. Boogie’s Theme) [Feat. Presto and C.J.]
- Feel It 4 U
- Breaknight
- Family
- Purple Kush Ritual [Feat. China Black]
- Creep On It
- Intalude
- U Right Hear (J. Dilla Tribute) [Feat. Concise Kilgore]
- The City Sleeps
Beatz
- Finale: 1
- Prince Po: 2, 6, 9, 13
- Madlib: 3
- C.J.: 4, 11
- Large Professor: 5
- Soulsearchin: 7
- Rockwilder: 8
- Ammoncontact: 10
- Brisk: 14
Scratch
- Dj Rhettmatic: 5
Cazza
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