Public Enemy featuring Paris – Rebirth Of A Nation
Nonostante operino e pubblicizzino i propri lavori oramai esclusivamente tramite internet, senza il supporto di grandi strategie di marketing, i Public Enemy sono di questi tempi un gruppo molto prolifico e continuano a sfornare singoli, partecipazioni e soprattutto album da aggiungere a una chilometrica discografia. Questo “Rebirth Of A Nation” arriva solo alcuni mesi dopo “New Whirl Odor”, anche se è tuttavia improprio definirlo completamente un disco dei Public Enemy ed è doveroso aggiungere, come recita la copertina, che il tutto è coadiuvato e diretto per la maggior parte da un fido compagno del gruppo, Paris.
Il rapper di San Francisco non solo ha prodotto tutti i brani del disco, ma in alcune occasioni si è cimentato nello scrivere le rime per Chuck D, un onore mai toccato a nessuno fino a oggi: l’iniziativa non si discosta assolutamente dallo stile P.E., pur a dispetto dell’intervento di un terzo, avendone Paris condiviso da sempre gli ideali estremi e lo stile musicale aggressivo. Che è appunto quanto quest’ultimo porta in dote per l’undicesimo lavoro in studio del gruppo. Dal punto di vista musicale, il Funk da battaglia di Paris è inconfondibile: “Hard Rhymin”, il miglior brano presente con un Chuck D fresco e tagliente, potrebbe essere il seguito ideale di “Bush Killa”, dato il ritmo molto duro e la chitarra elettrica a sostegno, mentre la bella “Hannibal Lecture”, costruita su un giro d’organo, “Watch The Door” e “Coinsequences” potrebbero benissimo provenire dalle sessioni di “Sleeping With The Enemy”.
Complessivamente, la mano di Paris si sente parecchio e se nella maggior parte dei casi è perfettamente abbinata ai marchi di fabbrica del gruppo con basi incisive e bassi violenti che ricordano da vicino la Bomb Squad (un esempio su tutti: la bella strumentale di “Pump The Music, Pump The Sound”), inserendo nel calderone anche i campionamenti vocali dei precedenti dischi come da tradizione P.E., talvolta (vedi “Make It Hardcore” o il remix della già pubblicata “Hell No”) risulta troppo marcata da un suono più leggero e inconsistente che l’artista aveva sperimentato con “Guerrilla Funk”, non rendendo il risultato noise come tradizione vorrebbe.
Al microfono, gli ospiti sono tanti: la sorpresa più gradita è la presenza di MC Ren, ex membro degli N.W.A. in seguito convertitosi all’Islam, ed è piacevole risentire dopo tanto tempo anche Kam, uno dei vecchi componenti del Lynch Mob di Ice Cube, non a caso tutta gente con alle spalle brani di carattere conscious e dal contenuto afrocentrico. Liricamente il disco è come di consueto forte, ricco di tematiche su cui riflettere, sempre attente alla posizione sociale della minoranza di colore e volutamente reazionarie, come testimoniano “Raw Shit” (<<you’re with us or against us>>), la stessa “Hard Rhymin” (<<hell we bring back the meat that rap lacks/’cause like I said, we got sold down the river/and I ain’t for these racist wars/a lie’s fed by these TV whores>>) e la significativa “Plastic Nation”, che tratta una tematica forse mai sentita in un disco Rap, quella della chirurgia estetica, esaltando concetti esattamente contrari a quelli tradizionalmente cari al genere.
Quest’ennesimo disco regalatoci dai P.E. continua il percorso intrapreso anni fa e quella missione che il gruppo ha incessantemente portato avanti in vent’anni di attività, disco dopo disco; e se da un lato è difficile non notare un certo distacco di Flavor Flav, che fuori dal gruppo non è molto rappresentativo degli ideali dello stesso e qui è presente con l’appena passabile “They Call Me Flavor”, dall’altro stupisce la veemente volontà di Chuck D di non mollare la presa contro il sistema, di voler dare un costante contributo alla sua gente rappando come se il tempo non passasse mai, come se i 46 anni che Mistachuck si porta sulle spalle fossero sempre stati 26. Stavolta grazie a un suono non sempre impeccabile ma rinnovato, che può dare altra longevità a una carriera da leggenda.
Tracklist
Public Enemy featuring Paris – Rebirth Of A Nation (Guerrilla Funk Recordings 2006)
- Raw Shit [Feat. Paris and Mc Ren]
- Hard Rhymin’ [Feat. Paris and Sister Souljah]
- Rise
- Can’t Hold Us Back [Feat. Dead Prez and Kam]
- Hard Truth Soldiers [Feat. Conscious Daughters, Mc Ren and Dead Prez]
- Hannibal Lecture [Feat. Paris]
- Rebirth Of A Nation [Feat. Professor Griff]
- Pump The Music, Pump The Sound
- Make It Hardcore [Feat. Paris]
- They Call Me Flavor
- Plastic Nation
- Coinsequences [Feat. Paris]
- Invisible Man
- Hell No (We Ain’t Alright) (Paris Remix)
- Watch The Door
- Field Nigga Boogie (XLR8R Remix) [Feat. Paris and Immortal Technique]
Beatz
All tracks produced by Paris
Mistadave
Ultimi post di Mistadave (vedi tutti)
- Homeboy Sandman – Rich II - 11 Novembre 2024
- Nord1kOne – Last Man Standing - 25 Ottobre 2024
- KA – The Thief Next To Jesus - 18 Ottobre 2024