Roc Marciano – Marci Beaucoup

Voto: 4

E’ oramai noto il livello d’aspettativa instito in un nuovo lavoro firmato Roc Marciano, nel senso che l’mc/produttore di Hempstead, New York, è riuscito a imprimere un marchio di fabbrica personale a ogni sua composizione, in particolar modo quando a metterci le mani è lui in prima persona a trecentosessanta gradi, con le sue idee e i suoi istinti. Questa nuova avventura nel mondo dell’agiatezza criminale, sorretta dal solito tappeto musicale di qualità volutamente bassa (nel senso di lo-fi), è una sorta di ritorno alle origini, perché se è vero che “Reloaded” lasciava un minimo spazio a produttori esterni, il concetto qui presentato è identico rispetto a quanto mostrato in “Marcberg”, quindi la strada battuta torna a essere quella dell’autoproduzione totale.

Tale decisione deriva, come ha sostenuto l’artista in una recente intervista, dalla voglia di collaborare con un alto numero di mc’s, per sentire come i medesimi si sarebbero adattati alle sue produzioni; ecco il motivo di una scaletta che vede almeno un featuring per ogni pezzo, il che non equivale, come accade altrove, al veder scomparire il protagonista dinanzi a un’eccessività di strofe straniere, né vuol dire che non si senta la quantità di rime desiderata da parte di Marciano. La quasi totalità dei colleghi chiamati a partecipare riesce difatti a tenere benissimo testa al padrone di casa e, pregio forse ancora maggiore di quello appena accennato, il disco centra l’obbiettivo di rifornire i fan del rapper di nuove storie costruite sui soliti concetti pimp/gangsta senza annoiare, attraverso l’ausilio di beat nei quali più passa il tempo e costantemente minore è la percentuale di rilevanza che le batterie assumono nella sezione ritmica.

Questa particolare caratteristica è nel contempo una grande sfida per chiunque si metta al microfono e cerchi di stare a tempo, ma anche qui la selezione non è assolutamente casuale e i rinforzi chiamati in causa hanno tutta l’esperienza necessaria per cavalcare loop tesi quasi all’infinito, facendo emergere uno dei vari punti di forza di “Marci Beaucoup”: il lavoro metrico. Non sono certo territori nuovi per artisti come KA, che su basi di questo tipo si è costruito una fama underground di rocciosa consistenza (a quando i Metal Clergy, ragazzi?), e per nulla intimoriti dal compito risultano anche Action Bronson, Evidence o Boldy James, tutti personaggi che a turno si sono legati alle evoluzioni di un altro amante della follia psichedelica, il buon Alchemist i cui Gangrene non potevano che fare anch’essi parte di un concept musicale di questo genere. La formula, quindi, è quella di sempre, ma ancora una volta Roc Marciano ne tira fuori un album di grande qualità, senza stancare o diventare ripetitivo: più stranezze musicali propone, più se ne vorrebbero.

Tracce come l’eccellente “Love Means” (Evidence e i suoi riferimenti multisillabici spaccano di brutto), “Squeeze” o “456” sono incredibili per come riescono a catturare l’orecchio col solo ausilio di un loop vocale e poco altro, dando peraltro un ruolo fondamentale al pitch dei sample per la buona riuscita del pezzo; elementi singolari come il carillon di “Didn’t Know” o il bizzarro suono (fischio? Urletto? E chi lo sa…) che sostiene la mafiosa “Dollar Bitch” dimostrano come a volte valga proprio la pena di osare, esplorando territori poco avvezzi all’orecchio. Di fattura leggermente differente sono invece episodi quali “Soul Music”, impostata su organo e chitarra e che trova un A.G. davvero in forma, “Cut The Check”, una collaborazione molto interessante messa in piedi assieme a Blu e Quelle Chris, che arricchiscono una traccia dotata di un ipnotico sample di chitarra con stili metrici completamente diversi, più o meno lo stesso effetto provocato da “Willie Manchester”, una delle poche basi di livello inferiore, la quale presenta lo spiccato accento britannico dei londinesi S.A.S., duo costituito dai fratelli Mega e Mayhem. “Drug Lords” può essere invece visto come l’unico trait d’union col passato, dato che, per come suona sia a livello musicale che concettuale, ricorda da vicino pezzi come “Thug’s Prayer” o “Pistolier”.

Il grande pregio di “Marci Beaucoup”, discorso che avevamo già fatto per “Reloaded”, è nel contempo il suo piccolo limite, nel senso che, disco dopo disco, Roc fa intendere di aver trovato il filone a lui congeniale, fatto di produzioni scarne ma affascinanti, omaggi alla blaxploitation e tematiche influenzate in toto dalla figura del pimp spocchioso che vive sempre sul filo del rasoio, il che significa collocarsi in una nicchia ben precisa, percorrendo peraltro orme già lasciate da tanti altri senza offrire varianti sostanziali. Ma, ancora una volta, la sua enorme bravura è quella di esporre argomenti non certo inediti con un linguaggio ricco e creativo, che sa catturare grazie a una costruzione lessicale di alto tasso tecnico, sempre molto stimolante nell’indurre l’ascoltatore a riconoscere le numerose citazioni inserite nei testi e riuscendo ancora a meravigliarsi, dopo tre album solisti, di quanto siano potenti gl’incastri che questo mc di enorme bravura riesce a creare.

Non è un disco immediato e nessuno dei due precedenti firmati dall’artista aveva la pretesa di esserlo, Roc Marciano rappresenta d’altro canto l’antitesi dell’easy listening e continua a tirare dritto per la sua strada senza permettere a nessuno di dirgli come fare Hip-Hop, seguito da una crescente schiera di fan che lui soddisfa con una puntualità davvero lodevole.

Tracklist

Roc Marciano – Marci Beaucoup (Man Bites Dog Records 2013)

  1. Intro
  2. Love Means [Feat. Evidence]
  3. Squeeze [Feat. KA and Guilty Simpson]
  4. 456 [Feat. Action Bronson]
  5. Drug Lords [Feat. Knowledge The Pirate]
  6. Dollar Bitch [Feat. Maffew Ragazino]
  7. Didn’t Know [Feat. Freeway and Knowledge The Pirate]
  8. Soul Music [Feat. A.G.]
  9. Trying To Come Up [Feat. Boldy James]
  10. Psych Ward [Feat. Gangrene]
  11. Confucius [Feat. KA]
  12. Willie Manchester [Feat. S.A.S.]
  13. Cut The Check [Feat. Blu and Quelle Chris]
  14. Safe (Skit)
  15. War Scars [Feat. Cormega and AG Da Coroner]

Beatz

All tracks produced by Roc Marciano

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