Savage Brothers & Lord Lhus – The Iron Fist
I teutonici Snowgoons, Savage Brothers e Lord Lhus hanno riunito ancora una volta le forze, per la seconda volta su un album ufficiale e dopo svariate collaborazione sulle uscite dei producer di origini europee. La combo ha portato a ciò che tutti gli accaniti fan si aspettavano: rime guerrafondaie e beat apocalittici in cui il comun denominatore è il più puro hardcore; il problema è proprio questo! Ok, sono un amante del Rap underground, di quello che ti sfonda la vetrinetta di Swarovski della mamma al primo giro di basso o che ti stimola alla rivoluzione sull’onda delle rime taglienti e infuocate, ma dopo una decina di album fatti con lo stampino, il tutto rischia di sembrare troppo uguale a se stesso.
Non si tratta di un abbassamento del livello generale della qualità o degli intenti, è semplicemente la constatazione che nulla si è evoluto in meglio e persino Lord Lhus, che con “Let The Blood Spill” e i fedeli compari Bloodline aveva lasciato intravedere qualcosa di veramente nuovo e diverso, si rifugia in questo stile oramai ridondante. Tecnicamente, l’album è comunque ben costruito, diverse sono le tracce di buon livello (“Return Of The Fist”, “Pray For Your Life”, “We Don’t Give A Fuck”, “Real Goons”, “Last Days”, “Third Eye”) e i rapper che si alternano al microfono (Chief Kamachi, Virtuoso, Sicknature, King Magnetic, Freestyle) rispettano in pieno le aspettative, senza però apportare quel qualcosa di aggiuntivo che sarebbe licito aspettarsi da chi le prime armi le ha abbondantemente riposte nel fodero da anni.
Knowledge, Qualm (Savage Brothers) e Lhus, pur avendo una rappata discreta non sono certo dei fenomeni del microfono, ma ciò che un po’ mi ha deluso sono le produzioni musicali, forse distanti dal solito stile battagliero targato Snowgoons; in alcuni casi il livello è tenuto alto dal fido Al’Tarba (non mi delude mai!), dal tedesco Shuko e da The White Shadow, sono loro le migliori strumentali dell’album, cariche di archi, ottoni e batterie spesse, che ancora qualcosa di selvaggio lasciano quantomeno presagire. Detto ciò, l’acquisto di “The Iron Fist” è consigliabile a tutti coloro che negli anni hanno apprezzato il lavoro dei rapper e dei produttori coinvolti, agli altri proporrei di iniziare dai primi “German Lugers” o “Black Snow”, ricchi di una carica totalmente diversa e innovativa.
Tracklist
Savage Brothers & Lord Lhus – The Iron Fist (Goon MuSick Records 2011)
- At War Pt. 2 [Feat. Ruste Juxx]
- Game Time
- Massacre [Feat. Chief Kamachi]
- Return Of The Fist [Feat. Virtuoso]
- Pray For Your Life [Feat. Sicknature]
- Smoke & Mirrors
- 5 Criminals [Feat. King Magnetic, Venom and Freestyle]
- We Don’t Give A Fuck
- South East [Feat. Supastition]
- Real Goons [Feat. Dr. iLL]
- Last Days [Feat. Brainstorm]
- Step On Us
- Music [Feat. Vibez]
- Piledriver
- Progress [Feat. Grindhouse Gang, Words and Rhymes]
- Uncanny Valley [Feat. The Uncanny]
- On The Run
- Third Eye [Feat. Genghis Khan] (Hidden Track)
Beatz
- Snowgoons: 1, 3, 6, 13, 14
- Eversor: 2
- The White Shadow: 4
- Sicknature: 5, 15
- 5th Criminal: 7
- The Returners: 8
- Shuko: 9
- Crown: 10
- Tango & Cash: 11
- Hitfarmers: 12
- Velvet Sick: 16
- Vokab: 17
- Al’Tarba: 18
Cazza
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