Slaine – A World With No Skies
Più volte rimandato a causa dei problemi sorti in seguito al mancato pagamento di alcuni campioni utilizzati, “A World With No Skies” ha finalmente visto la luce nello scorso febbraio. Si tratta del primo, vero disco solista di Slaine, rapper di Boston il cui nome va doverosamente abbinato alle crew Special Teamz e La Coka Nostra, un progetto che dà seguito ai mixtape fatti uscire negli ultimi otto anni e alle numerose partecipazioni in album di svariati colleghi. Fin dai primi ascolti, “A World With No Skies” può facilmente essere interpretato come una sorta di riunione di tutti i demoni che hanno pervaso la vita di George Carroll Jr. e che, con questo lavoro, vengono giustiziati una volta per tutte.
Riprendendo molte delle tematiche scure già notate in alcuni versi di “A Brand You Can Trust”, Slaine racconta di faccende di droga, sballi e conseguenze dei propri vizi tracciando un profilo molto autobiografico, mischiando il tutto con storie di violenza realmente vissuta e centrando in pieno il risultato di ottenere un disco estremamente omogeneo, al di là dei diversi produttori coinvolti. Il viaggio negli abissi della mente di Slaine viene raccontato attraverso occhi di personaggi sempre differenti, dotati di un minimo comune denominatore: tutti si chiedono quanto migliore sarebbe potuta essere la vita senza la caduta nella voragine degli stupefacenti. Con la poca lucidità rimasta, i protagonisti affrontano varie questioni: sentimentale quella dell’uomo che vede finire la relazione di “Till The Day That We Die”, autorepulsiva quella di “I Ain’t Done”, dove la continua voglia di farla finita trova miracolosamente sbocco nel proseguire a combattere per uscire dal vortice, religiosa quando vengono espresse le domande retoriche di “Voices Of Apocalypse” e “Body Of Christ”, che ricordano l’innocenza di tanti anni prima e il progressivo abbandono della cristianità, infine surreale quando realtà e finzione non riescono più a essere distinte dalla mente annebbiata che partorisce le figure martoriate di “Black Horses”.
Poi c’è la strada che rievoca i brutti ricordi, come il caso di identità scambiate e finite nel peggiore dei modi, un racconto che “Mistaken Identity” mutua da un fatto realmente accaduto, e la violenza mista a sesso di “When I Shoot You”, dove la migliorata abilità narrativa di Slaine fa immaginare ogni scena come se la si stesse realmente vivendo. Il tutto viene opportunamente puntellato da qualche variante tematica che sfocia nell’autocelebrazione di “99 Bottles“, primo video estratto e inno alcolico/irlandese sul quale il rapper sputa metrica a velocità (per lui) altissime senza più mangiarsi le parole come un tempo e omaggiando pure gli House Of Pain nella linea d’apertura.
Q-Unique (qui anche in veste di produttore) e Ill Bill danno inoltre una mano per la posse cut più interessante, “Crillionaires”, pausa necessaria per allontanarsi un momento dal vasto assortimento di tematiche paranoiche. Il lavoro dei diversi produttori chiamati a collaborare è fondamentale per il concept dell’album: Statik Selektah contribuisce con due gemme del calibro di “The American Way”, giro di chitarra da pelle d’oca, e la già citata “Mistaken Identity”, nella quale il dramma dei suoni riflette alla perfezione l’atmosfera del testo, Chum rielabora magistralmente il medesimo campione di “Do You Wanna Go Our Way” dei Public Enemy per “Till The Day That We Die”, regalandogli un’atmosfera ancor più ipnotica, LüBalz si sobbarca quasi metà del lavoro e devasta attraverso pezzi ritmati come la titletrack e il fantastico coro black di “Night After Night”, il fido Dj Lethal regala infine l’ottima base di “Voices Of Apocalypse” per un’atmosfera burrascosa di stampo Coka.
L’album non sbaglia praticamente un colpo, pur calando lievemente di livello in alcune parti: “Crazy” è la traccia che rimane meno impressa dal punto di vista musicale, mentre “Landscapes” avrebbe potuto benissimo fare a meno del verso di Vinnie Paz ed è genericamente inferiore a quanto si sente nel resto dell’album. Slaine, oltre a una crescita innegabile, ha registrato uno dei migliori dischi di questo primo trimestre e qualcosa ci dice che tale rimarrà anche una volta che questa promettente annata avrà avuto termine.
Tracklist
Slaine – A World With No Skies (Suburban Noize Records 2011)
- A World With No Skies
- Voices Of Apocalypse
- 99 Bottles
- When I Shoot You
- Black Horses
- Night After Night
- Crillionaires [Feat. Ill Bill and Q-Unique]
- The American Way
- Landscapes [Feat. Reef The Lost Cauze and Vinnie Paz]
- Mistaken Identity
- Broken [Feat. V-Nuxx and Cyrus DeShield]
- Till The Day That We Die
- Crazy [Feat. B-Real and Jaysaun]
- I Ain’t Done
- Insomnia
- Body Of Christ
- Ghosts
- The Last Song [Feat. Everlast]
Beatz
- LüBalz: 1, 4, 5, 6, 14, 15, 18
- Dj Lethal: 2, 17
- DMatic: 3
- Q-Unique: 7
- Statik Selektah: 8, 10
- Hirolla: 9
- Matty Trump: 11
- Chum: 12
- DC The Midi Alien: 13
- Sicknature: 16
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