Snowgoons – German Lugers
Babygrande Records e una dozzina dei migliori mc’s del pianeta: era questa la semplice addizione da fare per intuire che l’album della squadra di produttori tedeschi Snowgoons andasse preso appena uscito. L’unica incognita restavano proprio loro, gli Snowgoons, ma pensandoci bene se la Babygrande, che non ha mai pubblicato disastri da quand’è nata, impacchetta tale arsenale lirico da spedire con raccomandata nella lontana Germania, allora deve esserci sotto qualcosa di davvero potente. Il buon esito era quindi troppo facile da prevedere, talmente facile che quasi quasi si resta un po’ delusi perché ci si aspettava di più nonostante l’egregio lavoro svolto.
Il titolo dell’album parlava già da sé: le “German Lugers” sono delle famose calibro 9 costruite per la prima volta dalla DWM nel 1890 in terra di Baviera e rappresentano ancora oggi quanto di meglio si possa trovare tra gli armamentari di militari e civili per comodità e precisione. E, appunto, precisiamo subito perché dalle diciotto tracce proposte ci si aspettava una virgola di più: si parla spesso e volentieri di pistole ma non è un concept album vero e proprio, dunque alla lunga l’argomento stanca. Celph Titled non sa dire altro, quindi è giustificato, ma Sean Price, Jus Allah e Doujah Raze potevano farne a meno, ad esempio. Fortunatamente partecipano anche dei signori come Reef The Lost Cauze, che nel super singolo che ha anticipato l’uscita, “Never”, afferma con franchezza come lui di guns non ne abbia mai avuta una nella sua vita – e c’è da commuoversi, finalmente uno onesto!
Per il resto, siamo ufficialmente invitati alla sagra dell’autocelebrazione e delle punchline: Last Emperor (secondo me il vero most underrated of Hip-Hop history) si proclama addirittura uomo dell’anno in quella che è la traccia meglio riuscita del lotto, ma lo fanno con altrettanto stile anche O.C., Pumpkinhead, Breez Evahflowin’ e il sorprendente Born Unique. El Da Sensei canta invece fuori dal coro, la sua “Show Love” rende omaggio alle quattro discipline, mentre le sixteen bars più originali provengono dalla crew Living Legends in “Black Woods”. In realtà, sotto esame erano gli stessi producer tedeschi (Det, Dj Illegal, Torben e Dj Waxwork): i quattro offrono suoni aggressivi, scarni, impostando il tutto sempre su campioni ossessivi e, nonostante ripropongano quanto già insegnato da Stoupe anni prima, possiamo tranquillamente ammettere che non se la cavano niente male, vedi “Heads Or Trails” – per dirne una.
In definitiva, la combinazione barre/strumentali organizzata dai Goons vale l’acquisto anche se non si toccano punte altissime per quanto riguarda l’originalità. Per gli amanti del genere sarà però un must have.
Tracklist
Snowgoons – German Lugers (Babygrande Records 2007)
- Heads Or Trails [Feat. Chief Kamachi, Virtuoso and Jus Allah]
- Who What Where When [Feat. Celph Titled and Majik Most]
- Never [Feat. Reef The Lost Cauze]
- Gunz [Feat. Sean Price, Jus Allah and Doujah Raze]
- Teacher’s Trademark [Feat. Wise Intelligent]
- Thinking About Me [Feat. Baby Blak]
- No Guts No Glory [Feat. O.C., Rasco, Reef The Lost Cauze and Wordsworth]
- German Lugers [Feat. Mitchell Hennessy and Edi Amin]
- Black Woods [Feat. MED and Living Legends]
- Real World [Feat. Born Unique]
- Show Love [Feat. El Da Sensei]
- Man Of The Year [Feat. Last Emperor]
- It’s Yours [Feat. Afu-Ra]
- Nothin’ You Say [Feat. Edo G.]
- Snowgoons Sonata [Feat. Pumpkinhead]
- No Man’s Land [Feat. Breez Evahflowin’]
- Offensive Lineup [Feat. Craig G]
- Wait A Minute [Feat. Kreators]
Beatz
All tracks produced by Snowgoons except track #2 by Snowgoons and Celph Titled
Bra
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