The Roots – Phrenology

Voto: 4 +

Mantenere un equilibrio il più possibile stabile tra successo di pubblico (quindi di vendite) e consenso della critica, ma soprattutto mantenere un buon margine di controllo sulla propria libertà di espressione musicale in un contesto nel quale contano quasi esclusivamente i numeri e le strategie di mercato, è sempre un’ardua impresa. Dei The Roots si è oramai detto tutto e il contrario di tutto, paradossalmente c’è chi ancora si ostina a non considerarli una band Hip-Hop a tutti gli effetti, ma il gruppo di Philadelphia pare non averne mai risentito sotto l’aspetto creativo; ora che sono diventati un nome affermato, conosciuto anche da chi di solito ascolta altri generi, e che i loro singoli vengono trasmessi nei principali network televisivi e radiofonici, Black Thought e soci sanno di avere un compito non facile: tornare con un disco all’altezza del loro nome e delle aspettative di molti.

“Phrenology” è il loro quinto album in studio e spiazza ancora una volta critica e pubblico. E’ un disco completamente diverso dai loro precedenti e, in particolare, i fan di vecchia data lo noteranno subito: le fragranti influenze Jazz di “Organix” e “Do You Want More?!!!??!”, così come la varietà e l’eleganza di “Illadelph Halflife” e “Things Fall Apart”, lasciano il posto a sonorità più dure e apparentemente lontane da ciò che i Roots hanno fatto in passato. Loro restano sempre una live band, ma stavolta l’utilizzo dei campionatori non passa inosservato, specie nell’ossessiva “Rock You” (prodotta da Dj Scratch) e nella oldschoolistica “Thought @ Work” (sostenuta dal celebre break di “Break Dance Electric Boogie”, un classico dei West Street Mob).

Le influenze del Rock, del Soul e del Funk più crudo dominano le tracce di “Phrenology”, come “The Seed (2.0)” (il secondo singolo, presente praticamente in qualsiasi programmazione radio e TV), “Rolling With Heat” con un impeccabile Talib Kweli e la dolcissima “Complexity”, con la voce di Jill Scott (e pensare che in origine il ritornello di “You Got Me” avrebbe dovuto cantarlo lei…). “Water”, poi, rappresenta la cosa più lontana dal classico sound dei Roots e si aggiudica la palma come pezzo più strano e particolare dell’album: dopo i primi quattro minuti, scanditi dalla ritmica sostenuta di ?uestlove e Hub e dalle intime riflessioni di Black Thought su Malik B (allontanatosi dal gruppo per problemi, pare, legati alla tossicodipendenza), seguono altri sei deliranti minuti totalmente strumentali che costituiscono una sorta di discesa nell’inferno personale di un junkie.

La tracklist si chiude ufficialmente con “Something In The Way Of Things (In Town)”, in cui la leggenda della slam poetry Amiri Baraka si esprime in compagnia di delicate suggestioni Drum’n’Bass, ma lasciando scorrere il CD (senza skippare) fino alla diciassettesima traccia, ci sono altre due chicche, poste una dopo l’altra: il remix di “Rhymes And Ammo” (l’originale è su “Soundbombing III”), ancora con Kweli, e “Something To See” (ovvero i Roots in licenza alla Love Parade…aspettatevi l’inaspettato!). “Phrenology” è il frutto di una lunga, complessa e tormentata gestazione, è un album ambizioso, estremamente eclettico, forse le sue ardite sperimentazioni non incontreranno subito i gusti di coloro che credevano di trovarsi davanti un altro “Things Fall Apart”, ma ciò che consente a un artista o a un gruppo di superare la prova del tempo è proprio l’abilità nell’evolvere il proprio suono senza per questo corrompere la creatività.

E forse anche noi, in qualità di ascoltatori, supereremo la nostra prova del tempo avvicinandoci senza pregiudizi a questa nuova fatica dei Roots: non dimentichiamo che il vero Hip-Hop passa anche da questi signori di Philadelphia.

Tracklist

The Roots – Phrenology (MCA Records 2002)

  1. Phrentrow [Feat. Ursula Rucker]
  2. Rock You
  3. !!!!!!!
  4. Sacrifice [Feat. Nelly Furtado]
  5. Rolling With Heat [Feat. Talib Kweli]
  6. WAOK (AY) Rollcall
  7. Thought @ Work
  8. The Seed (2.0) [Feat. Cody Chesnutt]
  9. Break You Off [Feat. Musiq]
  10. Water (a. The First Movement/b. The Abyss/c. The Drowning)
  11. Quills
  12. Pussy Galore
  13. Complexity [Feat. Jill Scott]
  14. Something In The Way Of Things (In Town) [Feat. Amiri Baraka]
  15. (Ghost Tracks)

Beatz

  • ?uestlove and Omar The Scholar: 1
  • Dj Scratch with the co-production by The Grand Wizzards: 2
  • The Grand Wizzards: 3, 5, 6, 10b, 10c, 14
  • Kamiah Gray with the co-production by Kamal Gray: 4
  • Ahmir “?uestlove” Thompson: 7
  • Ahmir “?uestlove” Thompson and Cody Chesnutt: 8
  • Kamal Gray: 9
  • Tahir with the co-production by Kelo Saunders and The Grand Wizzards: 10a
  • Kareem Riggins with the co-production by The Grand Wizzards: 11
  • Scott Storch and Zoukhan Bey: 12
  • The Grand Wizzards with the co-production by ?uestlove and Omar The Scholar: 13
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