Truly Ioria – Come neve per l’acqua
Mario D’Elia, originario di Salerno, classe ‘85, in arte Truly Ioria. Potreste non conoscerlo, o averne sentito solo il nome; dieci anni fa, quando si firmava Maryo, ha pubblicato un disco intitolato “Il riflesso di Pinocchio”. Che ci piacque tanto più per il suo essere un esordio lontano da ruffianerie, manierismi e ostentazioni. Discorso che potrebbe calzare anche a “Come neve per l’acqua”, uscito sempre per Soulville Records dopo un periodo difficile, trascorso senza il sollievo della (propria) musica: volendo rimanere in quest’inizio di decennio, non riterremmo fuori luogo un parallelo con “Addio, a domani.” di Don Diegoh o con la recente discografia di Marracash, per il ruolo terapeutico, salvifico, assegnato alla dimensione artistica. Analogie che, lo diciamo a scanso di equivoci, terminano qui, perché il protagonista della recensione non segue una traiettoria tracciata da altri, né si accomoda da spettatore all’interno di una scena che conta nicchie – spesso minuscole – di ogni risma.
Ugualmente, se cogliamo delle possibili similitudini con l’approccio di Ghemon (non nella sua fase canterina…) o Tormento, non è certo per bollare quello di Truly Ioria come uno stile derivativo e privo di coordinate personali, intendiamo invece inquadrarne un background che, lungo i trentacinque minuti di durata, non ha paura di farsi percepire. Ovvero: sonorità (a tratti) Soulful, introspezione, parole utilizzate con cognizione di causa, nessuna sguaiatezza e un urgente bisogno di raccontarsi; tutto ciò unito a un’interpretazione convincente, rafforzata da strumentali che non vengono mai abbinate a caso, evocative, spesso nostalgiche, ma dotate di una loro freschezza. E’ altrettanto chiaro che, quando apri una scaletta con la quartina <<vidi mio padre morto in mare a quindici anni/mia madre era svenuta sulla spiaggia per i pianti/il mio fratello Ciccio mi diceva Ma’ stai calmo/ma quando sei sul fondo solo Dio sente il tuo battito>> (“Cenere”), la direzione data all’album assume subito contorni intimi, esponendo sentimenti che stazionano molto in profondità; e tuttavia “Come neve per l’acqua” non è un progetto monolitico, privo di sfumature.
“Mambo” e “Bronx” (<<‘sti rapper citano Bukowski/ti senti un po’ la Ratajkowski/senza i ritocchi si vedono i fossi>>) hanno ad esempio accenti decisamente ironici quando mirano contro ipocrisie, qualunquismi e fake, ricorrendo di conseguenza a suoni più chiassosi e sbilanciati sulle frequenze basse; idem per “Ancora”, che fotografa l’approccio con l’altro sesso da un punto di vista disincantato, leggero, in accordo a un beat allegro, che accosta una chitarra e un fischio labiale. C’è perfino spazio per un brano di puro orgoglio, “Molla l’osso”, che addita l’ignoranza quale <<male dell’Italia Rap>> e si concede un paio di diss nei confronti di Capo Plaza e Dikele. Aggiungiamo dunque un dettaglio non secondario: dalla sua, Truly Ioria ha una scrittura solida, che ai tecnicismi preferisce un’impostazione sobria, lineare, espressiva; minima la presenza del dialetto, qualche barra isolata e un bel gioco di significati nel ritornello di “No more” (affidato a Like.a.Nova), col titolo inglese che viene pronunciato in campano, diventando non muore.
Quest’ultima, “Fujiko”, “Sophie”, “Ciao ciao baby” (prodotta davvero bene dallo stesso Mario), “Guaranà” e “Origami” vanno poi a comporre il tassello centrale di “Come neve…”, quello dedicato alle interazioni di coppia. Poco meno di metà disco, forse rischiando una ridondanza tematica che poteva essere smorzata con uno o due tagli (a prescindere, non avremmo sofferto per l’assenza di Caneda, unico featuring al di fuori dei refrain); si tratta però di uno snodo chiave, che fa da trait d’union all’interno del discorso che da “Cenere” e la titletrack conduce fino alla conclusiva “Fenice pt. 2”, momento di rinascita attraverso il quale l’mc si lascia alle spalle dolore e negatività, consentendosi un liberatorio <<e ora sto bene!>>.
Potremmo riassumere così: “Come neve per l’acqua” è l’esatta riproposizione del canone Soulville, aggiornato all’oggi. Lo è per merito di Ayy Yo Felix e l’immancabile Sir Donuts, che nel loro Hip-Hop mettono tanto calore; lo è per gli interventi cantati di Like.a.Nova; lo è anzitutto per la spontanea sincerità che traspare dai versi di Truly Ioria, voce a sé in uno scorcio di Rap dominato da barre ruvide e sguardi torvi. Motivi già sufficienti per farsene un’idea: lo trovate qui.
Tracklist
Truly Ioria – Come neve per l’acqua (Soulville Records 2022)
- Cenere
- Come neve per l’acqua
- Fujiko [Feat. Like.a.Nova]
- Mambo
- Bronx
- Sophie [Feat. Sir Donuts]
- Ancora
- Ciao ciao baby
- No more [Feat. Like.a.Nova]
- Molla l’osso
- Guaranà
- Origami [Feat. Like.a.Nova e Caneda]
- Fenice pt. 2
Beatz
- Ayy Yo Felix: 1, 2, 4, 6, 9, 10, 11
- Sir Donuts: 3, 5, 7, 12, 13
- Truly Ioria: 8
Bra
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