Uochi Toki – Idioti
Il segreto, per apprezzare un gruppo come i Uochi Toki, è evitare di dare troppo credito a loro come persone. Perciò ignorerò le dichiarazioni di intenti Pop che i suddetti hanno sciorinato sul sito della loro etichetta (La Tempesta Dischi) e mi guarderò bene dall’entrare nella trappola delle famigerate recensioni cui questo disco fa esplicitamente riferimento. Su quello che possono rappresentare per un pubblico Hip-Hop, si è già espresso egregiamente Riccardo Orlandi nella recensione del disco che ha preceduto questo “Idioti”; io cercherò di dirvi perché, a mio parere, un gruppo fondamentale per chiunque si approcci alla musica in toto si è fatto sempre meno convincente nel corso degli anni. Fermo restando che i Uochi fanno musica laddove gli mc’s italiani (meno due o tre, tra quelli noti, e vari altri nel sottosuolo più basso) fanno Rap – e spero che nessuno me ne voglia.
Rispetto a “Cuore amore errore disintegrazione”, si è perso l’aspetto emozionale che in qualche modo lo permeava e si ritorna a fare gli intelligenti, con la cara, vecchia supponenza nei confronti dell’Hip-Hop e del resto del mondo (si veda la simpatia dilagante de “La recensione di questo disco”), le parole impossibili che tuttavia riescono sempre a significare qualcosa (quanti album di Rap possono vantare lo stesso pregio?) e le solite questioni meta. Spiegarvi da capo la poetica di Napo (l’mc del gruppo) non è utile, ma sappiate che la sua scrittura è qualcosa che ha dignità letteraria, nonostante molto spesso faccia di tutto per girare praticamente attorno a se stessa con un piglio da saggio su questo o quell’altro argomento (a sentirlo, ho sempre pensato che la spocchia dell’mc fosse di livelli altissimi, ma grazie a Dio suffragata ogni volta da una cognizione di causa che sembra applicarsi a qualsiasi tema). Che ci siano le rime o che manchino, che la metrica a volte sia completamente insensata (si fa per dire, ovviamente) o che la declamazione dei versi sia così colloquiale da non potersi neppure più parlare di vera e propria metrica, “Idioti” (come tutti gli altri dischi del gruppo) è un album di musica Hip-Hop, che forse ha poco a che vedere con le beneamate discipline, ma porta a un livello superiore il rapporto dell’ascoltatore con la musica, rendendolo in più di un’occasione attore e filtro per il vero significato delle parole (che sono importanti, come lo stesso Napo suggerisce in un brano).
Tuttavia, questo è un discorso che va bene per presentare i Uochi Toki a un pubblico che non li conosce, partendo da un progetto che non li rappresenta al meglio (e sarebbe un discorso comunque valido per tutti i loro dischi). Da ascoltatore recente, ma assiduo, io mi sento di dire che “Idioti” sia piuttosto prevedibile e così cerebrale da risultare, ahimé, un pochino furbo. Il metalinguaggio, la mitologia Cyberpunk e NERD, l’attacco al pressappochismo di tutti e in primis dell’ascoltatore, il funambolismo linguistico, erano tutti elementi già presenti nei loro lavori precedenti, ma con quel pizzico di ingenuità che rendeva “Cuore amore…” una piccola perla con dei notevoli picchi per quel che riguarda l’aspetto puramente emozionale. Ingenuità che qui manca totalmente, dandoci così, come risultato finale, un lavoro curatissimo ma gelido. Questo è un disco che ha tutti i pregi di un album dei Uochi Toki (anche se la produzione di Rico si è fatta molto meno ardita rispetto agli esperimenti passati) e nessuna sorpresa, perciò chi è abituato a farsi stupire ogni volta dal duo si ritroverà probabilmente deluso (pur non potendo non apprezzare alcune tracce come “La recensione di questo disco” e “Umami”, ad esempio).
Credo che il problema sia soprattutto nella musica, leggermente sottotono rispetto al Rap di Napo e soprattutto all’egregio lavoro compiuto in precedenza, quasi retrocessa ai livelli di “Laze biose” (il primo album normale del duo). Non credo che un track-by-track possa rendere bene l’idea, ma diciamo che si sente, globalmente, la mancanza di una vera voglia di cambiare le carte in tavola come in passato è accaduto ogni volta, e forse ciò rende meno esaltante il lavoro del gruppo. La metto così: un gran bel disco di Rap e un disco così così dei Uochi Toki; non vi segnalo nulla, entrate a vostro rischio e pericolo nell’annichilente mondo di Napo e Rico, magari approfittandone per dare un ascolto ai loro lavori più datati.
Tracklist
Uochi Toki – Idioti (La Tempesta Dischi 2012)
- Ecce robot
- Al Azif
- Perifrastica
- Umami
- Tavolando il pattino con Antonio Falco
- Sberloni
- La prima posizione della nostra classifica
- Venti centesimi di tappi per le orecchie
- Tigre contro tigre
- La recensione di questo disco
- La lingua degli antichi
Beatz
Tutte le produzioni di Rico
Jonathan
Ultimi post di Jonathan (vedi tutti)
- Earl Sweatshirt – I Don’t Like Shit, I Don’t Go Outside: An Album By Earl Sweatshirt - 1 Maggio 2015
- Intervista a Zona mc (Dicembre 2014) - 24 Dicembre 2014
- Wildchild – T.G.I.F. (Thank God It’s Funky) - 19 Novembre 2014